ULTIMORA RONALDO: “Nel 2026? Vado negli USA” | Clamoroso ritorna il duello con Messi
Portugal's Cristiano Ronaldo and Argentina's Lionel Messi shake hands during the International Friendly match at Old Trafford, Manchester. PRESS ASSOCIATION Photo. Picture date: Tuesday November 18, 2014. See PA Story SOCCER Argentina. Photo credit should read: Martin Rickett/PA Wire.
Si tratta di una delle rivalità più iconiche della storia del calcio.
La rivalità tra Lionel Messi e Cristiano Ronaldo è una delle più iconiche della storia dello sport. Due fenomeni nati a pochi anni di distanza, con stili, personalità e percorsi completamente diversi, hanno dominato il calcio mondiale per oltre quindici anni. Messi, simbolo di talento naturale e visione di gioco, ha incantato con la sua leggerezza e creatività. Ronaldo, invece, ha costruito la sua grandezza su potenza, dedizione e un’infinita fame di vittorie.
I loro numeri raccontano una sfida senza precedenti: Palloni d’Oro, Champions League, titoli nazionali e gol a centinaia. Per anni si sono contesi ogni primato, spingendosi a vicenda oltre i propri limiti. Quando uno segnava una tripletta, l’altro rispondeva con una prestazione ancora più spettacolare. Il loro duello personale ha trasformato il calcio in uno spettacolo globale, attirando milioni di tifosi e accendendo dibattiti infiniti.
La rivalità tra Messi e Ronaldo ha raggiunto il suo apice durante gli anni in Spagna, con il “Clásico” tra Barcellona e Real Madrid diventato l’evento più atteso del pianeta. Ogni sfida era una battaglia di orgoglio, talento e mentalità, con i due fuoriclasse a rappresentare visioni opposte del calcio.
Oggi, anche dopo i trasferimenti e l’età che avanza, il confronto tra Messi e Ronaldo continua a vivere nella memoria collettiva. Hanno ridefinito cosa significhi essere i migliori, ispirando una generazione intera. La loro rivalità non ha solo scritto la storia del calcio: l’ha cambiata per sempre.
Cristiano Ronaldo premiato in patria
Cristiano Ronaldo ha ricevuto il prestigioso premio “Prestige” durante il gran galà del calcio portoghese, un riconoscimento dedicato alle eccellenze del movimento lusitano. A 40 anni, l’attaccante dell’Al Nassr ha espresso grande orgoglio per il traguardo raggiunto, sottolineando la volontà di continuare a giocare ad alti livelli ancora per qualche anno, soprattutto con la maglia della Nazionale, che sogna di guidare al suo sesto Mondiale.
Durante il suo discorso, Ronaldo ha ribadito la sua mentalità vincente: “Ho molti trofei, ma questo è speciale. Non lo considero la fine della carriera, bensì il risultato di impegno, dedizione e disciplina. Sono ancora qui e voglio continuare ancora qualche anno, non molti, ma con la stessa passione di sempre”.

Obiettivo Mondiale e ringraziamenti
Il cinque volte Pallone d’Oro ha voluto anche ringraziare allenatori e compagni che hanno accompagnato il suo percorso, riconoscendo l’importanza del lavoro di squadra.
“Dobbiamo pensare al presente e vincere le prossime partite, poi arriverà il momento dei sogni”, ha concluso Ronaldo. Con 1325 presenze e 964 gol in carriera, il fuoriclasse portoghese continua a riscrivere la storia del calcio mondiale.
