Tresoldi, Ahanor e ora anche Soulé: Gattuso apre all’Italia multietnica
Matias Soule (LaPresse) Ilovepalermocalcio
Se mancava solo la conferma, ieri è arrivata direttamente da Gennaro Gattuso: l’Italia è pronta ad aprire le porte a Nicolò Tresoldi e Honest Ahanor, come anticipato da Tuttosport. Ma la vera sorpresa, scrive il quotidiano torinese, è che lo stesso percorso — almeno sul piano formale — potrebbe compierlo anche Matias Soulé, talento della Roma, argentino di nascita ma eleggibile per la maglia azzurra.
Il commissario tecnico ha seguito da vicino Tresoldi e Ahanor nella recente sfida di Champions League tra Atalanta e Brugge, l’uno di fronte all’altro, attaccante contro difensore. «Li ho visti bene, sono giocatori interessanti — ha spiegato Gattuso —. Ne parliamo da un po’ con Gravina e Buffon. Possono vestire la maglia azzurra, stiamo lavorando per questo. Vedremo se riusciremo a fare qualcosa».
Secondo Tuttosport, il più “azzurrabile” oggi è Tresoldi, già nel giro dell’Under 21 tedesca ma titolare di doppio passaporto, italiano e tedesco. Diversa la situazione di Ahanor: pur essendo nato ad Aversa il 23 febbraio 2008 da genitori nigeriani, non è ancora cittadino italiano. La pratica per la cittadinanza e il passaporto è stata avviata da tempo, già prima del suo trasferimento dal Genoa all’Atalanta per 20 milioni di euro, ma le lungaggini burocratiche ne stanno rallentando l’iter.
Il lavoro di scouting di Gattuso, sottolinea Tuttosport, continua senza sosta: «Faccio spendere tanti soldi alla Federazione per mandare persone a vedere le partite — ha detto il ct —, ma spero di mantenere a lungo questo entusiasmo». Il discorso si allarga anche a Soulé. Il suo agente, intervistato dai media romani, ha dichiarato: «Matias è eleggibile per l’Italia. È l’unico dei giovani argentini a cui non è ancora stata data una vera possibilità». Un chiaro messaggio all’Albiceleste di Scaloni, che dovrebbe muoversi in fretta per non perdere un talento già nel mirino della FIGC.
Per ora, Soulé preferirebbe comunque la chiamata della nazionale argentina, ma tutto resta aperto. Gattuso, intanto, ha dovuto rinviare il ritorno in azzurro di Federico Chiesa: «Parlo tanto e rompo le scatole a tutti i giocatori — ha raccontato —. Con Federico c’è stata una lunga chiacchierata, sa cosa penso di lui, ma non si sente ancora al 100% e deve risolvere alcune problematiche. Nessun caso, nessun segreto».
A causa delle assenze di Zaccagni e Politano, il ct ha chiamato nuovi volti come Cambaghi, Nicolussi Caviglia e Piccoli, oltre a riportare in Nazionale Leonardo Spinazzola, assente da due anni: «So cosa può darci e lo ringrazio per la disponibilità immediata». Di Cambaghi ha detto che «somiglia a Politano», mentre di Nicolussi Caviglia ha sottolineato «le caratteristiche ideali per un vertice basso».
Una Nazionale in piena evoluzione, conclude Tuttosport, tra giovani da scoprire, naturalizzazioni da completare e veterani ritrovati: l’Italia di Gattuso sta nascendo nel segno dell’apertura e del rinnovament
