Italia-Israele, Abodi: «La partita si giocherà regolarmente, decide la Uefa. Massima attenzione per la sicurezza»

Il governo non interverrà sulla disputa della partita di qualificazione ai Mondiali tra Italia e Israele, in programma il 14 ottobre a Udine, nonostante le recenti proteste pro-Pal. Lo ha confermato il ministro dello Sport Andrea Abodi a margine della presentazione a Roma del dossier 2025 di Terre des Hommes dedicato alla condizione delle bambine e delle ragazze nel mondo.

«La decisione che tutto segua il programma dipende dagli organismi sportivi internazionali, come Uefa e Fifa, a cui la Figc dà necessariamente seguito» ha spiegato Abodi, sottolineando che l’organizzazione dell’evento resta di competenza delle autorità sportive.

Il ministro ha poi aggiunto che l’impianto di sicurezza sarà gestito secondo i protocolli già consolidati: «Il modello dell’ordine pubblico è quello di sempre, con la consueta attenzione che in questo periodo è ancora più alta. Stiamo vivendo una fase segnata da episodi di violenza intollerabili, incoerenti con la richiesta di pace che tutti dovremmo condividere».

Abodi ha infine ribadito la posizione del governo in merito al valore dello sport come veicolo di unità e non di divisione: «Non si può pensare alla pace cercando di promuoverla attraverso la violenza».

La partita tra Italia e Israele, valida per il girone di qualificazione al prossimo Mondiale, si disputerà dunque regolarmente allo stadio Friuli di Udine, con massime misure di sicurezza previste per l’evento.