Gazzetta dello Sport: “Pohjanpalo show. Bomber di lusso, un Palermo spietato sbanca Bolzano”
Il Palermo passa a Bolzano e lo fa con autorevolezza, dimostrando di avere mentalità e atteggiamento da squadra che punta alla promozione. Come scrive Nicola Binda sulla Gazzetta dello Sport, il “primo esame” è stato superato a pieni voti: vincere al Druso, campo in cui nel 2025 nessuno aveva ancora vinto dopo il ko del Südtirol contro il Cittadella, non era affatto semplice.
La chiave è stata la partenza sprint: «Quando hai Pohjanpalo che dopo meno di 100 secondi ti porta in vantaggio, la partita cambia radicalmente», sottolinea Binda sulla Gazzetta dello Sport. L’attaccante finlandese, che in questo stadio aveva debuttato in Italia nel 2022 con il Venezia, ha firmato una doppietta: prima con un colpo di testa su spizzata di Le Douaron, poi con il sigillo del 2-0 su assist di Palumbo, autore di una cavalcata di 40 metri.
In mezzo, un Palermo compatto, organizzato e capace di soffrire senza mai andare nel panico. «Ceccaroni ha annullato Merkaj, Bani ha giocato sereno nonostante il giallo, Ranocchia ha dato ordine e Segre temperamento da capitano», scrive ancora Nicola Binda sulla Gazzetta dello Sport. A sorpresa, in avanti non ha giocato Brunori: Inzaghi ha preferito Le Douaron, prezioso nei movimenti ma impreciso sotto porta insieme a Gyasi.
Il Südtirol ha provato a reagire soprattutto nella ripresa, con qualche mischia davanti a Joronen e una punizione di Mallamo di poco fuori. Ma il 2-0 di Pohjanpalo ha chiuso i conti, certificando la superiorità rosanero. «Un gol così repentino da una squadra come il Palermo rende ancora più ripida la salita a chiunque», osserva Binda sulla Gazzetta dello Sport.
Sugli spalti quasi 5.000 spettatori, compreso un migliaio di tifosi rosanero nonostante il divieto imposto a 48 ore dalla partita per i residenti a Palermo, con disagi e rimborsi per circa 200 persone. Un provvedimento che ha lasciato amarezza, ma la vittoria ha attenuato le polemiche.
Il Palermo è ora in vetta insieme a Modena, Cesena e Frosinone. Un messaggio forte al campionato, conclude Nicola Binda sulla Gazzetta dello Sport, anche se il percorso resta lungo e pieno di insidie.
