«Siamo il Palermo e faremo una grande partita». Filippo Inzaghi non si nasconde alla vigilia della trasferta di Bolzano contro il Südtirol (ore 17.30). Come scrive Alessandro Geraci su Repubblica Palermo, l’allenatore rosanero chiede continuità dopo il buon avvio di stagione e il pareggio con il Frosinone.

Il tecnico sottolinea l’importanza della sosta: «È arrivata al momento giusto per mettere benzina nelle gambe. Col Frosinone meritavamo di vincere, ma abbiamo preso pali e traverse. Inutile fare chiacchiere: la B è difficilissima, ma noi siamo forti e abbiamo tanto pubblico al seguito. Voglio la maglia sudata. Non vinciamo la prima fuori casa dal 1977, è il momento di infrangere qualche record».

Massima attenzione, però, anche agli avversari. «Castori è un decano della B, ha fatto un capolavoro: su ventiquattro partite, solo cinque sconfitte, una sola in casa. Bisogna dare battaglia e non uscire con le ossa rotte», ha spiegato Inzaghi.

Sul fronte formazioni, il Palermo deve fare i conti con le assenze di Bardi e Gomis, mentre Diakité dovrebbe recuperare da un problema intestinale. Nel 3-4-2-1 pensato dal tecnico, Joronen in porta dietro Bani, Ceccaroni e Peda. Sulle fasce Augello e Pierozzi, in mezzo Segre e Ranocchia, con Palumbo pronto a una chance da titolare sulla trequarti accanto a Brunori. Davanti Pohjanpalo sarà il terminale offensivo.

Inzaghi però non concede posti fissi: «In due partite abbiamo fatto trentacinque tiri nello specchio. Nessuno ha il posto garantito, chi entra dalla panchina può essere decisivo».

Ultimo tema il mercato, con il nome di Bereszynski ancora caldo. «Sono contento del mercato fatto dalla società: abbiamo diciannove giocatori di valore. Se dovesse arrivare un altro elemento, sarebbe la ciliegina sulla torta», ha detto Inzaghi, lasciando aperta la porta a un nuovo innesto.