Il Manchester City si aggiudica l’«Anglo-Palermitan Trophy» battendo il Palermo 3-0, ma – come racconta Valerio Tripi su la Repubblica Palermo – il verdetto del campo non rispecchia quello delle tribune: il “Barbera” ha premiato i rosanero per carattere e organizzazione, in una notte dal sapore internazionale.

Davanti ai 34.665 presenti, scrive Tripi su la Repubblica Palermo, la squadra di Pep Guardiola ha colpito con Haaland al 25’ del primo tempo e con Reijnders al 14’ e al 37’ della ripresa. Pippo Inzaghi, all’esordio casalingo e nel giorno del suo 52° compleanno, ha proposto un 3-5-2 con Gomis in porta, protetto da Diakitè, Bani e Ceccaroni; Gyasi e Augello sulle corsie, Gomes, Ranocchia e Segre in mezzo; Brunori e Pohjanpalo in attacco.

Come evidenzia la Repubblica Palermo, l’avvio dei rosanero è stato coraggioso, con pressing alto e la prima occasione già al 3’, quando Ceccaroni ha sfiorato il gol di testa su cross di Augello. Il City ha tenuto il possesso, ma il Palermo ha saputo difendersi con ordine e ripartire. La prima sbavatura difensiva è costata il vantaggio agli inglesi: Haaland, libero centralmente, ha fulminato Gomis con un rasoterra preciso.

Nel secondo tempo, Guardiola – riporta ancora Valerio Tripi su la Repubblica Palermo – ha inserito campioni del calibro di Ruben Dias, Aké, Gundogan e Bernardo Silva, alzando ulteriormente il livello. Reijnders ha trovato il raddoppio al 14’, finalizzando un’azione corale con un diagonale da dentro l’area. Inzaghi ha risposto con una girandola di cambi in vista della Coppa Italia: dentro Pierozzi, Palumbo, Blin, Vasic, Corona e Le Douaron. Proprio il francese ha sfiorato il gol dopo meno di un minuto dal suo ingresso, così come Palumbo al 20’.

Nonostante il terzo gol di Reijnders e la sconfitta, l’atteggiamento del Palermo ha strappato applausi fino alla fine. Come conclude Tripi su la Repubblica Palermo, «i rosanero hanno mostrato di poter reggere l’urto anche contro un avversario extraterrestre, regalando ai tifosi una serata da ricordare»