Tuttosport: “Euro 2032, Milano e Napoli a rischio esclusione. Palermo e Cagliari in rimonta”

MILANO – Il cammino verso Euro 2032 entra nel vivo, ma l’Italia rischia di perdere due metropoli simbolo come Milano e Napoli. A rilanciare l’allarme è Ivan Cardia in un articolo pubblicato su Tuttosport, in cui si fa il punto sullo stato dell’arte nelle città candidate a ospitare la rassegna continentale, in co-organizzazione con la Turchia.

Secondo quanto riportato da Cardia su Tuttosport, la FIGC – insieme a Michele Uva – ha aggiornato il ministro dello Sport Andrea Abodi sull’esito del tour tra le città selezionate. Attualmente, lo Stadium di Torino è confermato, mentre l’Olimpico di Roma e il Franchi di Firenze sembrano vicini all’inserimento definitivo nella lista. Tuttavia, per Milano non ci sono ancora garanzie: il nodo resta la vendita del Meazza a Inter e Milan, le quali hanno sempre escluso una ristrutturazione ritenuta non idonea.

Ancora più critica la situazione di Napoli, dove – come sottolinea Tuttosport – pesano le divergenze tra Aurelio De Laurentiis e il sindaco Manfredi, entrambi fermi sulle proprie posizioni. Lo scenario ha aperto a nuove possibilità per altre città, con Palermo e Cagliari in forte ascesa: secondo Ivan Cardia, il capoluogo siciliano è tra quelli che potrebbero beneficiare maggiormente del commissario straordinario agli stadi, figura incaricata di accelerare e facilitare la realizzazione degli impianti.

Le condizioni poste dalla UEFA sono stringenti: entro luglio 2026 dovrà essere presentata la lista definitiva delle sedi, mentre ogni progetto dovrà risultare cantierabile entro aprile 2027. Intanto, città come Bologna restano indietro, mentre Verona, Bari e Genova sono ormai fuori dai giochi. In extremis, si fa avanti Roma con il nuovo stadio di Pietralata, e rimane in standby Udine come jolly.

Il quadro tracciato da Tuttosport e da Ivan Cardia è chiaro: senza decisioni rapide e coordinate, l’Italia rischia di farsi trovare impreparata all’appuntamento europeo. E Palermo, mai come stavolta, ha la possibilità di tornare protagonista anche sul piano infrastrutturale.