Stefan Schwoch è una delle leggende assolute della Serie B. Secondo miglior marcatore di sempre della categoria con 135 gol, l’ex attaccante di Vicenza, Venezia e Napoli continua a seguire con attenzione il campionato che lo ha reso protagonista. In un’intervista firmata da Fabrizio Ponciroli sul Corriere dello Sport, Schwoch offre una lettura lucida e autorevole dell’attuale torneo cadetto.

«È certamente un campionato avvincente», spiega Schwoch al Corriere dello Sport. «Ci sono piazze molto importanti come Palermo, oggi sotto il City Group, Venezia, altra società a trazione straniera, poi Modena, Bari e altre realtà prestigiose. Parliamo di squadre che hanno fatto la storia della Serie A e che non vedono l’ora di tornare ai massimi livelli del calcio italiano».

Alla domanda sulla qualità del torneo, la risposta è netta. «Credo che il livello sia buono, con diversi giocatori interessanti. La Serie B è sempre stata affascinante perché resta indecisa fino alla fine. Non sai quasi mai chi vincerà e, soprattutto in questa stagione, può succedere davvero di tutto», sottolinea Schwoch, come riportato da Fabrizio Ponciroli sul Corriere dello Sport.

Quando si parla di favorite per la promozione, l’ex bomber non ha dubbi: «Alla fine credo che il Palermo possa spuntarla. Se ci fosse necessità, a gennaio la società non avrebbe problemi a investire. Inzaghi è bravo e ha trovato la piazza giusta per le sue ambizioni». Nel novero delle pretendenti, Schwoch inserisce anche Monza e Venezia: «Hanno giocatori di qualità. Queste tre squadre, secondo me, possono giocarsi il primo posto».

E il Frosinone, attuale capolista? «Sono tornati protagonisti dopo aver rischiato tanto. Quando vivi un’esperienza negativa, non vuoi più ripeterla. La società ha lavorato bene e la squadra sta disputando un ottimo campionato», osserva Schwoch sulle colonne del Corriere dello Sport, nell’intervista curata da Fabrizio Ponciroli.

Spazio anche al tema goleador. Il suo storico record di 135 reti in Serie B è stato superato lo scorso settembre da Massimo Coda. «Quando fai più di 100 gol, in qualsiasi categoria, vuol dire che hai fatto il tuo dovere. È normale provare un pizzico di dispiacere quando un record viene battuto, ma bisogna riconoscere i meriti di chi ci riesce. Ho sempre detto che Massimo era l’unico che avrebbe potuto superarmi, e così è stato», racconta Schwoch al Corriere dello Sport.

Guardando al futuro, però, Schwoch è scettico: «Onestamente non credo che qualcuno farà meglio. Oggi, se fai gol, sali subito di categoria. Ai miei tempi era diverso: in Serie A c’erano attaccanti incredibili e il salto era molto più difficile. Credo che Massimo Coda, io e Daniele Cacia resteremo sul podio ancora per tanto, tanto tempo».