Giornale di Sicilia: “Il Palermo frena, le altre no. Per la Serie A serve di più”

La quarta vittoria consecutiva non arriva e, per come si era messa la gara, il rammarico è inevitabile. Il Palermo torna da Avellino con un solo punto e con la consapevolezza di dover sbagliare il meno possibile per restare agganciato al gruppo di testa. Come sottolinea Alessandro Arena sul Giornale di Sicilia, il pareggio del Partenio pesa soprattutto alla luce del rendimento delle rivali: il Frosinone continua a correre, il Monza ha ripreso slancio e il Venezia sembra ormai definitivamente sbocciato.

In classifica i rosanero sono momentaneamente alle spalle anche del Cesena, ma non possono permettersi distrazioni guardandosi solo avanti. Alle spalle incombono un Modena distante appena un punto e un Catanzaro in grande forma a meno due. Secondo l’analisi di Alessandro Arena sulle pagine del Giornale di Sicilia, le prime sette hanno scavato un piccolo solco, ma in questo mini sprint verso la promozione il Palermo non può permettersi di inseguire tutti dal basso.

Gli 11 punti conquistati nelle ultime cinque gare rappresentano un bottino più che discreto e hanno ridato fiducia dopo un periodo complicato, in cui nelle cinque precedenti erano arrivati appena quattro punti. Il problema, evidenzia ancora Alessandro Arena del Giornale di Sicilia, è che davanti nessuno ha rallentato. Il pareggio di Avellino è bastato per rendere più distante la promozione diretta: sette punti separano i rosa dal Frosinone capolista, quattro dal Monza secondo. Il margine non è incolmabile, ma servirà la lucidità mostrata contro la Sampdoria, mancata invece al Partenio.

Tra gli aspetti positivi resta la striscia di imbattibilità, terreno in cui Inzaghi si conferma specialista. Il Palermo non perde da cinque partite e a inizio stagione aveva toccato quota otto gare senza sconfitte. Il calendario offre ora una finestra favorevole: Padova e Spezia al Barbera, con in mezzo la trasferta di Mantova. I presupposti per allungare la serie ci sono, a patto che i pareggi tornino a trasformarsi in vittorie, come ribadisce Alessandro Arena sul Giornale di Sicilia.

Chi si aspettava un Palermo brillante come a Empoli è rimasto deluso, nonostante a sette minuti più recupero dalla fine il risultato fosse favorevole. Il blackout finale ha cambiato tutto: l’espulsione ingenua di Diakité, il pareggio di Palumbo e l’assedio conclusivo degli irpini, neutralizzato solo dagli interventi decisivi di Joronen. Per certi versi il punto è anche un affare, ma resta il rimpianto per un’occasione persa e per il divario aumentato dalle prime due.

Per invertire la rotta serviranno un atteggiamento più aggressivo nelle gare esterne e una gestione disciplinare più attenta, senza dimenticare che nel girone di ritorno quasi tutti gli scontri diretti si giocheranno lontano dal Barbera, eccezion fatta per Cesena e Catanzaro. Proprio in viale del Fante andrà in scena l’ultima gara dell’anno contro il Padova, in un clima di festa favorito dallo storico gemellaggio tra le due tifoserie. Novanta minuti in cui, però, l’amicizia sarà messa da parte: il Palermo ha bisogno di vincere per chiudere al meglio il 2025 e lanciare un segnale chiaro alla concorrenza, come conclude Alessandro Arena del Giornale di Sicilia.