Un incendio è divampato nel tardo pomeriggio di ieri nelle baracche di piazza Giulio Cesare, a Palermo, a pochi metri dalla stazione centrale. Le fiamme, come racconta Michele Giuliano sul Giornale di Sicilia, hanno avvolto quattro box in lamiera, generando una densa colonna di fumo visibile anche a distanza.
Due squadre dei vigili del fuoco sono intervenute rapidamente e sono riuscite a domare il rogo, evitando che si propagasse ulteriormente. Fortunatamente non si registrano feriti né intossicati. All’interno delle strutture, ormai in stato di abbandono, era presente materiale combustibile che ha favorito la rapida diffusione delle fiamme. Le cause restano al momento da accertare, mentre la polizia municipale ha avviato le indagini.
Tre dei box colpiti facevano parte dello stesso gruppo di prefabbricati, il quarto era adiacente ma appartenente a un’altra serie di strutture. L’area è stata transennata: la tettoia della struttura con i tre box risulta pericolante.
Come ricorda ancora Giuliano sul Giornale di Sicilia, da anni le baracche di piazza Giulio Cesare rappresentano una ferita aperta nel cuore della città. Molte concessioni originarie, scadute da tempo, prevedevano soltanto attività ambulanti. Col passare degli anni l’area è precipitata nel degrado, con locali abbandonati, altri occupati irregolarmente e spazi trasformati in rifugi per senzatetto e tossicodipendenti. Residenti e commercianti denunciano da tempo la situazione: «Forse ora si accorgono della vergogna che c’è qui», ha detto un passante durante le operazioni di spegnimento.
Un senzatetto ha osservato da lontano le fiamme, preoccupato per il suo giaciglio andato distrutto. Un’immagine simbolica che racconta – sottolinea ancora il Giornale di Sicilia – la complessità sociale che si cela dietro quelle lamiere.
Nonostante i sigilli e i controlli effettuati negli anni, l’area è rimasta punto di degrado e potenziale illegalità, tra spaccio e prostituzione. L’amministrazione comunale aveva annunciato già nel 2024 l’avvio dell’iter per la demolizione delle strutture abusive: le prime ordinanze di abbattimento sono state emesse dall’ufficio Condono, ma il procedimento è ancora in corso.
Lo spazio liberato rientrerà in un più ampio progetto di riqualificazione urbana che prevede la realizzazione di un parcheggio e l’estensione della linea C del tram, un tassello considerato fondamentale per migliorare la mobilità cittadina.
