La Panini fa gola ai fondi americani. In pole i soci del Manchester City

La storica azienda Panini, simbolo delle figurine calcistiche dal 1954, continua a suscitare l’interesse degli investitori internazionali. Con un fatturato che nel 2023 ha raggiunto 1,5 miliardi di euro, triplicando i 500 milioni del 2017, il colosso modenese rappresenta un’occasione ghiotta per i fondi di investimento statunitensi.

Tra i nomi in corsa spicca Silver Lake, il fondo multimiliardario già azionista al 18% del City Football Group, la holding che controlla club come Manchester City, Girona, Palermo, New York City e Melbourne City. Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, il fondo americano sarebbe pronto a entrare nel capitale di Panini, ma non è l’unico interessato.
L’attrattiva del mercato Usa e il boom delle trading cards

L’azienda, fondata dai fratelli Giuseppe, Benito, Umberto e Franco Panini e oggi guidata da Aldo Hugo Sallustro, è particolarmente apprezzata negli Stati Uniti, dove il fenomeno delle trading cards sta vivendo un’esplosione di popolarità. Le figurine da collezione vengono infatti scambiate a cifre esorbitanti, con alcune valutazioni che superano il milione di euro.

Un altro fattore chiave è la prospettiva dei Mondiali di calcio del 2026 e del 2030, eventi che storicamente generano introiti record per Panini. Nel 2022, infatti, la Coppa del Mondo in Qatar ha fatto schizzare i ricavi dell’azienda oltre i 2 miliardi di euro.
Panini in vendita? Sallustro prende tempo

Nonostante l’interesse crescente, Sallustro non sembra avere fretta di vendere. Le valutazioni della Panini si aggirano tra le 10 e le 12 volte l’ebitda, che nel 2023 ha superato i 384 milioni di euro. Già nel 2019 un’offerta da 1 miliardo di euro era stata avanzata da investitori americani, ma l’accordo non si concretizzò.

L’azienda modenese continua dunque a essere un gioiello del mercato editoriale e del collezionismo sportivo, con gli occhi degli investitori puntati su via Emilio Po 380, sede storica della Panini. Chiunque voglia bussare alla porta nei prossimi anni dovrà mettere sul tavolo una cifra considerevole e, soprattutto, garantire il futuro produttivo dell’azienda nella sua storica casa di Modena.