La Carrarese si prepara alla trasferta di Palermo: “Un sogno vissuto insieme ai nostri figli”
Carrara – Mai come quest’anno la tifoseria azzurra è stata davvero il dodicesimo uomo in campo per la Carrarese. I 947 carrarini che hanno riempito interamente il settore ospiti dello stadio Martelli di Mantova sono solo la punta di un iceberg, in una stagione in cui la passione si è moltiplicata: 1.607 tifosi a Sassuolo, 1.684 a Genova, solo per citare le trasferte più partecipate.
Il popolo gialloazzurro, sottolinea La Nazione, è composto da uno zoccolo duro irriducibile, ma anche da tantissime famiglie. Come quella di Stefano Storti, che con la moglie Marta e i figli Giulia e Luca ha seguito la squadra in dieci trasferte ed è già pronto a partire per Palermo, per l’ultima gara di campionato:
«Non avrei mai immaginato di vivere queste emozioni – racconta Storti –. È stato un sogno. Per i miei figli un’occasione per avvicinarsi ancora di più alla Carrarese. Si è creata un’alchimia pazzesca tra tutte le componenti: società, squadra, tifosi, tutti hanno remato dalla stessa parte. Cosa rara altrove».
Anche Gabriele Angeli, altro storico sostenitore, racconta il legame che si è rinsaldato tra generazioni:
«La squadra è cresciuta, così come la tifoseria. Mio figlio Matteo, 14 anni, ora segue la squadra con i suoi amici. Mia nipote Anna, 9 anni, si professa ultras: da tre mesi gira gli stadi con uno striscione per avere la maglia del suo idolo Zanon. A Mantova, come regalo della comunione, l’ha finalmente ricevuta».
Tra i tanti racconti raccolti da La Nazione, anche quello di Gianni e Lorena, tifosi da oltre vent’anni:
«Abbiamo fatto l’abbonamento, seguito tante trasferte. È un’esperienza che ci ha fatto riscoprire un calcio genuino, autentico. E Palermo sarà l’ultima tappa di questo viaggio bellissimo».
Martedì sera al Barbera ci sarà un altro momento storico per questa Carrarese delle famiglie, che sogna di concludere in bellezza un campionato già indimenticabile.
