Giornale di Sicilia: “Un anno di fallimenti, game over Dionisi”

Il puzzle del nuovo Palermo prende forma: con l’ufficialità dell’esonero di Alessio Dionisi, il penultimo tassello è stato posizionato. All’appello manca soltanto l’annuncio di Pippo Inzaghi – atteso a breve – per dare ufficialmente il via al progetto 2025/26, quello che dovrà riportare il club rosanero in Serie A. Dopo la conferma di Carlo Osti in direzione sportiva, il cambio di guida tecnica certifica la volontà della società di voltare definitivamente pagina.
Un anno fa, il 7 giugno 2024, Dionisi era stato scelto per fare meglio della semifinale playoff raggiunta nella stagione precedente. Come ricorda Alessandro Arena sul Giornale di Sicilia, «l’obiettivo era la promozione diretta, ma il Palermo è uscito al primo turno degli spareggi, contro una Juve Stabia tutt’altro che irresistibile». Non solo: il legame con l’ambiente non è mai nato, né dentro né fuori dal campo.
Sul piano tattico, le scelte dell’ormai ex allenatore hanno generato più dubbi che certezze: giocatori spesso schierati fuori ruolo – Ranocchia, Di Francesco, Le Douaron, Verre – e un continuo ribaltamento delle gerarchie. Atleti come Brunori, Segre e Gomes, inizialmente considerati centrali nel progetto, sono finiti ai margini prima di essere “riabilitati” solo dopo l’arrivo di Osti. Arena, nel suo articolo sul Giornale di Sicilia, sottolinea come «la squadra non abbia mai trovato una vera identità, né solidità tattica».
Il rapporto con i tifosi, già traballante, è definitivamente crollato nella seconda metà di stagione. Contestazioni, stadio mezzo vuoto, entusiasmo ai minimi storici. Basti un dato: nessuna partita casalinga ha superato la soglia dei 26 mila spettatori. Il finale di campionato è stato disastroso: solo 4 punti contro Südtirol, Cesena, Frosinone e Carrarese – tre gare su quattro giocate al Barbera.
I numeri parlano chiaro. Il Palermo ha chiuso ottavo, due posizioni sotto l’anno precedente. Ha totalizzato 52 punti, quattro in meno rispetto alla stagione 2023/24, ed è incappato in 14 sconfitte – record negativo che non si vedeva dal 1996/97. Il distacco dalle promosse è imbarazzante: +30 per il Sassuolo, +24 per il Pisa. E come ricorda ancora Arena sul Giornale di Sicilia, «Dionisi aveva già rischiato l’esonero a dicembre e a marzo, ma la società aveva preferito resistere per mancanza di alternative».
Ora tocca a Inzaghi accendere quella scintilla mai scoccata sotto la precedente gestione. L’ex tecnico del Pisa dovrà restituire al Palermo non solo competitività, ma anche passione. Una missione ambiziosa, ma non impossibile: la città aspetta solo di tornare a crederci.