Gazzetta dello Sport: “Lucioni, il ritorno dell’eroe. Il Frosinone si affida al suo “califfo” per la salvezza”

A volte, per risollevare una squadra in difficoltà, serve un ritorno alle origini. Fabio Lucioni, dopo l’esperienza al Palermo, è stato richiamato dal Frosinone per una missione speciale: riportare la squadra sulla strada della salvezza.
Come raccontato dalla Gazzetta dello Sport, il difensore 37enne ha accettato senza esitazioni la sfida, scendendo in campo contro il Mantova e contribuendo in modo decisivo alla prima vittoria dopo otto turni di digiuno.
“Senza Fabio non avremmo vinto, ci ha dato qualcosa in più”, ha ammesso il tecnico Bianco, sottolineando l’impatto immediato del veterano.
Lucioni, un ritorno da film western
Il suo ritorno è stato paragonato a una scena da film western, come quella del capitano Nathan Brittles, interpretato da John Wayne ne “I cavalieri del Nord-Ovest”.
“Lo ‘zio’ Lucioni, tagliato dal Palermo e con l’idea di diventare direttore sportivo, non ci ha pensato due volte a rimettersi in gioco. Il suo cuore lo ha riportato a Frosinone, dove due anni fa era stato protagonista della promozione in Serie A da capitano”, scrive la Gazzetta dello Sport.
Lui stesso ha confermato quanto sia stato naturale accettare la chiamata:
“Ho grande stima di Angelozzi e Stirpe. A Frosinone ho ricevuto e dato tanto affetto, non potevo dire no”.
Un leader senza tempo per un’altra battaglia
Lucioni non è un giocatore qualunque per il Frosinone: è un leader, un simbolo. E ora è pronto a combattere un’altra battaglia, mettendo esperienza e carattere al servizio della squadra.
L’obiettivo è chiaro: salvare il Frosinone e scrivere un altro capitolo della sua carriera infinita. Perché, proprio come nei grandi film western, i veri eroi non tramontano mai.