Avellino-Palermo, il doppio ex Sforzini: «Rosanero attrezzati per il salto. Al Partenio sarà battaglia»

Avellino-Palermo torna a riaccendere ricordi e intrecci di storie personali. Alla vigilia della sfida del Partenio, la redazione di Ilovepalermocalcio.com ha intervistato in esclusiva Ferdinando Sforzini, doppio ex del confronto.

Avellino e Palermo tornano ad affrontarsi dopo tre anni. L’ultimo precedente risale al 13 marzo 2022, al Partenio, lo stesso stadio che ospiterà la sfida di sabato. In quell’occasione i rosanero di Silvio Baldini riuscirono a ribaltare lo svantaggio iniziale imponendosi 2-1, con il gol del pareggio firmato da Matteo Brunori, oggi sempre meno centrale nel progetto tecnico del Palermo.

Tra i doppi ex della sfida c’è Ferdinando Sforzini: con la maglia dell’Avellino ha collezionato oltre 40 presenze e 18 reti, mentre in rosanero ha totalizzato 14 apparizioni impreziosite da 5 gol.

Tornano ad affrontarsi Avellino e Palermo, due squadre che l’hanno vista protagonista. Guardando la stagione dei campani e dei siciliani, che tipo di match si aspetta?
«Una gara aperta: sono due squadre costruite con obiettivi diversi, però non dimentichiamo l’ambizione dell’Avellino, che ha alle spalle una società solida e ambiziosa. Vengono dalla vittoria del campionato di Serie C, quindi sarà una partita molto combattuta. È anche difficile fare un pronostico».

L’Avellino è reduce da un pareggio e una sconfitta: giocare al Partenio un match così importante potrebbe aiutare la squadra campana a ritrovare le proprie certezze?
«Il Partenio è un campo ostico, quindi sarà una bella partita. L’Avellino paga l’assenza degli attaccanti, anche se è comunque in linea con i programmi di inizio stagione».

Il Palermo ha leggermente arrancato quando ha giocato sul sintetico, ma questa superficie influisce sul modo di giocare?
«Chi gioca sempre su un campo sintetico è avvantaggiato, perché magari conosce meglio il rimbalzo della palla, però non credo che il risultato dipenda solo dal terreno di gioco».

Il Palermo ha superato un periodo negativo grazie a tre vittorie consecutive. È già attrezzato per il salto di categoria o manca qualcosa?
«Il Palermo è attrezzato e credo che verrà migliorato a gennaio. È chiaro che arriva in fondo chi sbaglia meno e ha più continuità di risultati. Sicuramente il Palermo ha tutte le carte in regola per arrivare fino in fondo».

Si parla molto di una possibile cessione di Brunori: lei come la vedrebbe?
«Credo che le squadre, per essere competitive, abbiano bisogno di giocatori forti e decisivi. Non so se il Palermo voglia cedere Brunori o se sia Brunori ad aver chiesto la cessione. Io dico che in una rosa c’è bisogno di tutti, ma ognuno farà le proprie valutazioni. Brunori è un calciatore importante, così come Pohjanpalo, e il Palermo ha bisogno di entrambi da qui a fine anno».

Il Frosinone è in testa alla classifica: può essere la vera sorpresa del campionato?
«Fino ad oggi lo ha dimostrato. Vuol dire che è una squadra giovane che corre molto. Li ho visti giocare dal vivo un paio di volte, è una squadra molto forte. Guardando chi ha alle spalle, resta il punto interrogativo sulla possibilità che possa arrivare fino in fondo, però ad oggi è la sorpresa».

Sabato per chi farà il tifo?
«È un tasto dolente. Io guardo con simpatia tutte le mie ex squadre, in particolare queste due piazze che sono state parte importante della mia carriera. Dire per chi faccio il tifo diventa difficile. Il Palermo ha bisogno di punti per accorciare la classifica, mentre l’Avellino ha bisogno di punti per scacciare questo periodo altalenante. Sarà una partita neutrale per me: la guarderò più con l’occhio dell’addetto ai lavori che da tifoso. Magari terminerà con un pareggio e poi entrambe raggiungeranno gli obiettivi prefissati a inizio stagione».