Arriva il Palermo. Chiappella: «L’Entella ha identità e cuore. Difenderemo questa Serie B»
Come racconta Domenico Marchigiani su Il Secolo XIX – edizione Levante, l’Entella ha chiuso le prime dodici giornate con 14 punti, fuori dalla zona rossa e pienamente in corsa per la salvezza. Un avvio positivo che ha permesso all’ambiente di conoscere il nuovo tecnico Andrea Chiappella, 38 anni appena compiuti, il più giovane della Serie B insieme ad Andreoletti del Padova. Un esordiente che ha già saputo lasciare un’impronta chiara.
Secondo quanto evidenziato da Domenico Marchigiani su Il Secolo XIX – edizione Levante, l’impatto del tecnico è stato immediato: «Sono stato accolto benissimo sia dalla squadra che dalla società. Venivo da Gorgonzola, una piazza con tante similitudini con Chiavari. La disponibilità del gruppo mi ha colpito fin da subito». Inserirsi dopo una stagione strepitosa come quella dello scorso anno non era semplice, ma il gruppo ha facilitato ogni passaggio.
Chiappella vive la Serie B da neofita, con lucida consapevolezza. «La categoria me l’aspettavo così: difficilissima, livellata, dove puoi vincere o perdere contro chiunque», spiega sempre a Domenico Marchigiani su Il Secolo XIX – edizione Levante. L’allenatore insiste sul concetto di equilibrio, fondamentale nei momenti positivi come in quelli complicati: «A Frosinone abbiamo perso nettamente, ma quattro giorni dopo abbiamo offerto una delle nostre migliori partite contro l’Empoli».
Alla base del progetto c’è un’idea precisa: la squadra prima di tutto. «Alleno un gruppo unito, con una grande cultura del lavoro», sottolinea Chiappella. L’obiettivo stagionale è chiaro: crescere quotidianamente, senza cedere alla paura del salto di categoria. «Non conta la carta d’identità, ma la tua voglia di migliorare», ribadisce l’allenatore al Secolo XIX – edizione Levante. E aggiunge: «Sono certo che questa squadra abbia ancora margini di miglioramento. Per un tecnico è molto stimolante».
Non sorprende vederlo spesso passeggiare in centro: Chiappella si è già perfettamente integrato con la città. «Chiavari è splendida, io e la mia famiglia ci troviamo benissimo. Ci sentiamo parte della comunità». Quando l’Entella ha chiamato, ammette, non ha avuto dubbi: «Sapevo che avrei trovato una società ottima e una piazza perfetta per lavorare».
Come conclude Domenico Marchigiani su Il Secolo XIX – edizione Levante, l’allenatore è consapevole dei limiti strutturali di una realtà piccola ma solida: «Saremo anche i più piccoli della categoria, ma qui non manca nulla. Lavorare a Chiavari è una fortuna. Butteremo il cuore oltre l’ostacolo per difendere questa Serie B, che è un patrimonio della città».
