Giovanni Di Lorenzo, capitano del Napoli e pilastro della Nazionale italiana, ha parlato oggi in conferenza stampa dal ritiro di Coverciano, tracciando il punto sulle condizioni fisiche e sulle prospettive in vista del delicatissimo match contro la Norvegia, in programma a Oslo venerdì prossimo per le qualificazioni al Mondiale 2026.

Il difensore, reduce da un lavoro differenziato, ha subito chiarito le sue condizioni:
«Ho un problemino che mi porto dietro da un mesetto, oggi penso di fare ancora qualcosa a parte ma per venerdì sarò a disposizione. Tutto sotto controllo».

L’importanza del match e lo spirito del gruppo

La gara contro la Norvegia, che ha già vinto le prime due del girone segnando molto, è considerata decisiva:
«Lo sappiamo, il mister ce l’ha ricordato subito ma non serviva. Sarà una partita difficile, tosta, la qualificazione passa tanto dal match di Oslo. La concentrazione e il focus del gruppo è massimo per disputare una grande partita».

Sul momento della squadra e sulle energie mentali da ritrovare ha aggiunto:
«Quando si viene a Coverciano ti ricarichi, l’entusiasmo è sempre molto alto. Indossare la maglia della Nazionale è sempre speciale, le energie vengono da sole».
Su Conte e la Nazionale

Non è mancato un passaggio sulla permanenza di Antonio Conte al Napoli:
«Non ho mai avuto dubbi sulla sua permanenza, anche se si scrivevano tante cose. Siamo tutti felici che sia rimasto».

Di Lorenzo ha poi parlato delle somiglianze tra lo spirito del Napoli e quello richiesto in azzurro:
«In Italia bisogna sempre trovare un capro espiatorio, e lo scorso anno per voi ero io. Ma la cosa più bella è rispondere sul campo. Spalletti mi conosce, mi ha sempre dato fiducia. A Napoli la nostra forza è stata l’essere sempre squadra: dobbiamo portare questo spirito anche in Nazionale».

Haaland e la Norvegia: serve una difesa compatta

Alla domanda sulle individualità norvegesi, Di Lorenzo ha sottolineato la necessità di un lavoro collettivo:
«La strategia sarà difendere da squadra contro Haaland, Sorloth e Odegaard. Vogliamo tenere il possesso il più possibile per limitare le loro qualità».

E sui gol subiti recentemente:
«È vero, ne abbiamo presi tanti, ma molti da calci piazzati. Non dobbiamo farli avvicinare alla nostra area».
L’ultima occasione per il Mondiale?

Con un pizzico di emozione, Di Lorenzo ha ammesso:
«Sì, potrebbe essere la mia ultima occasione per partecipare a un Mondiale. Voglio esserci, mi manca questa competizione. Il mister ci ha detto che tanti bambini di dieci anni non hanno ancora visto l’Italia ai Mondiali. Dobbiamo sentire questa responsabilità. Non possiamo mancare per la terza volta consecutiva».

Su Donnarumma e la rinuncia di Acerbi

Parole di stima per Gianluigi Donnarumma, reduce dalla vittoria in Champions:
«Siamo felici per lui. È uno dei migliori tre portieri al mondo, se non il migliore. Loro hanno grandi attaccanti, ma noi abbiamo un grande portiere».

Infine, un passaggio sulla rinuncia di Francesco Acerbi:
«Sono questioni personali. Posso solo dire che stare in Nazionale è un piacere e un onore. La maglia azzurra è più in alto di tutto il resto».