Corriere dello Sport: “Palermo, ora si gioca! Tocca a Inzaghi”
PALERMO – Dopo una stagione contraddittoria, il Palermo è chiamato a voltare subito pagina. Come sottolinea Paolo Vannini sul Corriere dello Sport, l’obiettivo della squadra affidata a Pippo Inzaghi è quello di dare un segnale netto di discontinuità rispetto al recente passato. Il precedente avvio, con Dionisi in panchina, era stato traumatico: tre trasferte nelle prime tre giornate, due sconfitte senza gol segnati a Brescia e Pisa, preludio di un campionato chiuso con 15 ko e 44 reti subite.
I numeri da cancellare
Secondo l’analisi di Vannini sul Corriere dello Sport, la priorità è migliorare la fase di non possesso, collegando meglio i reparti e reggendo i 90 minuti a ritmi da Serie B. In quest’ottica, anche lo staff è stato rinforzato: il nuovo responsabile dei preparatori atletici, Giuseppe Bellistri, vanta esperienze di livello internazionale con il Real Madrid. Da eliminare, inoltre, le troppe rimonte subite dopo essere andati avanti di due gol e le reti incassate nei finali di partita, così come la scarsa capacità di ribaltare i risultati nei minuti di recupero. Inzaghi, osserva ancora il Corriere dello Sport, punta a trasmettere il suo istinto da combattente, fatto di cuore e determinazione.
Ferocia e praticità
Non un Palermo “stellare” ma una squadra feroce, questa la linea indicata da Inzaghi. «Praticità più che bellezza», evidenzia Vannini sul Corriere dello Sport, in vista delle prime sfide contro Reggiana e Frosinone, due avversarie che incarnano bene la categoria. A livello di manovra, la struttura resta quasi invariata, con l’aggiunta di Palumbo in mezzo al campo: giocatore capace di creare occasioni da gol, indipendentemente dal ruolo di partenza. Niente regista tradizionale, perché il calcio di Pippo richiede qualità diffuse, unite alla voglia di lottare e non mollare mai.
L’attesa della città
Qualche assenza peserà, come quella di Magnani, ma la rosa si va completando: ieri è stato ufficializzato l’acquisto del portiere Joronen. Sarà poi il campo a dire se i singoli saranno all’altezza delle ambizioni. Intanto la città ha risposto: già toccata quota 26.000 presenze per il debutto al Barbera, un dato destinato a crescere nelle ore che precedono l’atteso esordio.
