Addio alla leggenda della Nazionale: “Mi ritiro, sono felice così” | Piange tutto il Paese
Tifosi in lacrime (foto Pexels) - Ilovepalermocalcio.com
Il calcio non sarà più lo stesso senza di lui.
Accettare il ritiro di un campione di calcio è difficile per i tifosi per vari motivi, profondamente radicati sia nell’affetto personale che nell’identità collettiva che si costruisce attorno allo sport. Innanzitutto, per molti tifosi quel giocatore non è solo un atleta: è simbolo di vittorie, speranze, momenti indimenticabili.
Rappresenta un legame emotivo fatto di giocate impossibili, gol decisivi, comportamenti da esempio. Il pensiero che non possa più esserci, che quel contributo finisca, genera senso di perdita. È come se la storia del club per un periodo, attraverso di lui, trovasse un volto; perderlo significa in qualche modo perdere un pezzetto di quella storia.
C’è il tema dell’identità: i tifosi spesso si riconoscono in quegli eroi, si rispecchiano nei loro successi, nella dedizione, nelle virtù. Quando il campione smette, cambia anche la percezione del presente: non è più possibile attendersi certe magie, certe prestazioni. Questo contrasto fra ciò che si è abituati ad avere e ciò che diventa “normale” dopo il ritiro rende difficile accettare il cambiamento.
Poi c’è la speranza illusoria: si tende a pensare che il campione possa continuare ancora, magari un altro anno, forse adattandosi a un ruolo minore. Chiudere realmente con la carriera è un atto definitivo, con il quale bisogna fare i conti: cadono illusioni, speranze di un ultimo grande gesto. Per chi ama, lasciar andare richiede una forma di dolore, perché significa riconoscere che anche l’eccellenza, come ogni cosa umana, ha un termine.
Addio con gratitudine
Nel video con cui ha annunciato il ritiro, Sergio Busquets ha scelto di parlare con il cuore, trasmettendo emozioni e gratitudine. “È arrivato il momento di dire stop alla mia carriera”, ha dichiarato il centrocampista dell’Inter Miami, sottolineando di lasciare il calcio da uomo felice e appagato.
Il catalano ha ripercorso i momenti più intensi della sua storia sportiva, dai primi passi nei campetti di Badía fino alla consacrazione con il Barcellona. Proprio al club blaugrana ha dedicato parole speciali: “Grazie al Barça, il club della mia vita. Ho realizzato i miei sogni, indossando la maglia che amavo e vivendo notti indimenticabili al Camp Nou”.

Il ringraziamento a Spagna e Inter Miami
Non poteva mancare un pensiero per la nazionale spagnola, con cui Busquets ha vinto e scritto pagine di storia: “È stato un onore rappresentare il mio Paese e vivere trionfi che resteranno sempre nel mio cuore”.
Infine, l’omaggio all’Inter Miami, ultima tappa della sua carriera: “Grazie per avermi accolto in un club giovane e ambizioso, dove ho portato la mia esperienza vivendo una nuova avventura”. Le sue parole si sono chiuse con semplicità e commozione: “Grazie a tutti e al calcio per tutto. Ogni fine ha un nuovo inizio”.
