Empoli, Dionisi: «Non abbiamo il pedigree per stare davanti»
Al termine della partita contro il Mantova, Alessio Dionisi, allenatore dell’Empoli, ha parlato della prestazione della sua squadra e degli obiettivi stagionali. Le sue parole sono state chiare e riflessive, con un focus sia sulla partita che sul futuro del club.
Obiettivi e ambizioni
«L’obiettivo è di stare a sinistra in classifica, poi la categoria non ti permette di galleggiare. Non abbiamo il pedigree per stare con quelle davanti anche perché non siamo partiti magari con sesta marcia però possiamo crescere, possiamo toglierci delle soddisfazioni strada facendo. Ho dei ragazzi di prospettiva che non so dove possono arrivare, hanno margine di miglioramento e passa anche a queste partite dove devi portare a casa qualcosa in una partita dove magari la partita non è pulita, perché l’avversario ti lascia creare tanto.»
Analisi della partita
Dionisi ha poi analizzato la partita, sottolineando l’importanza dell’atteggiamento della squadra:
«Siamo stati premiati nel momento dove stavamo difendendo di più. Abbiamo avuto un approccio molto buono all’inizio del primo tempo, qualche corner che ha dato un po’ di sicurezza al Mantova, però detto questo nel primo tempo sinceramente avevamo fatto una partita giusta contro un avversario che sta poi ottenendo meno, è un avversario che ha giocatori di qualità. È una squadra più esperta di noi all’inizio e molto più esperta alla fine perché noi abbiamo finito con 2003, 2004, 2006. Poi se fosse finita pari non ci sarebbe stato niente da recriminare. Noi veniamo da un cammino sicuramente positivo come atteggiamento e oggi siamo stati premiati per l’atteggiamento che abbiamo avuto.»
Pellegrini e il gruppo
Riguardo a Pellegrini, Dionisi ha spiegato: «Ha avuto un piccolo risentimento all’adduttore. Poi di che entità non lo so, parlando di mia entità, penso che non ce l’avremo per la prossima, però non credo che sia una cosa molto grave.»
L’allenatore ha anche voluto sottolineare l’importanza del gruppo, specialmente dei giocatori meno visibili:
«Questa è la vittoria dei giocatori che non si vedono, cioè che si vedono meno. Di Tosto, di Konaté che è entrato per la prima volta da quando ci sono io, di Indragoli che ha giocato i primi minuti in Serie B, di Bianchi, di Perisan, di Gasparini che è il terzo portiere che spesso si ritrova in partita della tribuna perché magari portiamo un giocatore più di movimento in panchina.»
Riflessioni sul Mantova
Infine, Dionisi ha parlato del Mantova, sottolineando la qualità della squadra avversaria:
«Può fare il campionato che ha fatto l’anno scorso perché onestamente ha giocatori di qualità, giocatori che mi piacciono, giocatori che ti mettono in difficoltà. Oggi per dire non mi aspettavo un esterno quinto, un esterno d’attacco quinto di sinistra come Caprini, un giocatore bravo anche lui, ma il Mantova ha tanti giocatori bravi.»
Differenze tra A e B
Dionisi ha concluso parlando delle differenze tra Serie A e Serie B:
«C’è tantissima differenza. Ci sono quattro categorie solo in Serie A e poi c’è una quinta categoria che gioca in Serie B, però ci sono giocatori interessanti in Serie B, giovani, ne vedo tanti rispetto alla mia prima esperienza in Serie B.»
