Il grande ritorno di Giuntoli: era il primo nome sulla lista | Arriva insieme al nuovo allenatore
Cristiano Giuntoli (LaPresse) Ilovepalermocalcio
Il dirigente potrebbe presto tornare in pista.
Il divorzio da Daniele Pradè ha fatto esplodere tutti i problemi che la Fiorentina ha accumulato da agosto a oggi, ben oltre i risultati negativi sul campo. Con soli 4 punti in 8 giornate e un penultimo posto in classifica, il club di Rocco Commisso si prepara alla sfida della vita contro il Lecce, che potrebbe decidere il futuro immediato di dirigenza e allenatore. La contestazione cresce e la società è costretta a una riflessione profonda, pronta a una rivoluzione strutturale per invertire la rotta.
Il progetto Pradè-Pioli è fallito su tutta la linea: risultati deludenti, ambiente spaccato e tensioni interne che risalgono alle improvvise dimissioni di Raffaele Palladino a fine della scorsa stagione. Ora il club viola deve ricostruire dalle fondamenta, partendo da un nuovo direttore tecnico capace di dare stabilità e visione.
Il primo nodo da sciogliere riguarda il sostituto di Pradè, figura centrale per rilanciare la società. In cima alla lista c’è Cristiano Giuntoli, reduce dalle esperienze di successo con Napoli e Juventus. Attualmente libero, ha rifiutato un’offerta dall’Arabia Saudita e resta in attesa di un progetto serio e duraturo. L’alternativa è altrettanto di prestigio: Paolo Maldini, ancora senza squadra dopo l’addio al Milan nel 2023. Due nomi pesanti, che rappresenterebbero una svolta tecnica e gestionale per tutto l’ambiente viola.
La scelta del nuovo ds sarà determinante anche per il futuro della panchina, oggi sempre più incerto. Stefano Pioli, tornato a Firenze tra grandi aspettative, non ha saputo dare continuità e sembra ormai vicino all’addio.
Pioli ai titoli di coda
Dopo la sconfitta con il Lecce, la Fiorentina è sprofondata al penultimo posto e resta ancora a secco di vittorie dopo dieci giornate. Nel frattempo, dal ritiro blindato del Viola Park, trapelano poche informazioni, ma la sensazione è che l’esonero di Pioli sia imminente. Società e tecnico stanno discutendo i termini economici della separazione, che potrebbe avvenire già nelle prossime ore.
Per la partita di Conference League contro il Mainz, la squadra potrebbe essere affidata ad interim al tecnico della Primavera, Galloppa, in attesa del nuovo allenatore. Sul tavolo ci sono diversi profili: Thiago Motta, Palladino, Vanoli, Pecchia e D’Aversa, con il primo e l’ex Monza leggermente avanti nelle preferenze.

La rivoluzione viola è appena cominciata
La decisione finale spetterà al nuovo direttore sportivo, che dovrà condividere con la società la scelta dell’allenatore e impostare un piano di rilancio a medio termine. Commisso, che segue tutto da New York, pretende risultati immediati ma anche un progetto credibile. Sullo sfondo restano altri dirigenti liberi come Petrachi e Walter Sabatini, pronti a subentrare se le trattative principali dovessero sfumare.
Una cosa è certa: la Fiorentina è arrivata a un punto di non ritorno. Dopo anni di illusioni e promesse mancate, serve una rifondazione totale. Solo così il club potrà tornare competitivo e riconquistare la fiducia di una piazza delusa ma ancora innamorata dei propri colori.
