Peggio di Donnarumma e Calha: UN ALTRO CAPITANO VIA A ZERO | Allegri disperato
Allegri - fonte lapresse - ilovepalermocalcio
L’allenatore non l’ha presa bene.
Gli addii di Gianluigi Donnarumma e Hakan Çalhanoğlu hanno rappresentato due momenti difficili per il Milan e per i suoi tifosi. Entrambi erano protagonisti della rinascita rossonera, ma le loro scelte di lasciare il club a parametro zero hanno lasciato un segno profondo. In particolare, Donnarumma, cresciuto nel vivaio e considerato l’erede di una lunga tradizione di grandi portieri, ha scelto di trasferirsi al Paris Saint-Germain nel 2021, decisione accolta con grande amarezza dalla piazza milanista.
Pochi giorni dopo, anche Hakan Çalhanoğlu ha salutato Milano, ma con una destinazione ancora più clamorosa: l’Inter. Il passaggio ai rivali storici ha alimentato polemiche e tensioni, trasformando l’ex numero 10 in uno dei giocatori più contestati dai tifosi rossoneri. Nonostante il contributo importante dato nelle stagioni precedenti, la scelta di cambiare sponda del Naviglio è stata vista come un vero e proprio tradimento sportivo.
Da allora, le carriere dei due hanno preso strade diverse: Donnarumma ha alternato ottime prestazioni a momenti di difficoltà a Parigi, mentre Çalhanoğlu si è reinventato con successo regista all’Inter, diventando uno dei leader tecnici della squadra.
Il club, intanto, ha dimostrato di sapersi rialzare, puntando su nuovi protagonisti come Maignan e Leao. Gli addii di Donnarumma e Çalhanoğlu, pur dolorosi, hanno rafforzato la consapevolezza di un Milan capace di rigenerarsi senza dipendere dai singoli.
Maignan-Juventus: un colpo che fa discutere
L’ipotesi di Mike Maignan alla Juventus divide tifosi e addetti ai lavori. Tra i principali vantaggi del possibile affare ci sarebbe senza dubbio il rapporto tra il costo dell’operazione — a parametro zero — e il valore effettivo del portiere francese. Protagonista assoluto nell’anno dello scudetto del Milan con Pioli, Maignan porterebbe in bianconero esperienza internazionale, qualità nel gioco con i piedi e una forte personalità, elementi che ne farebbero un leader naturale dello spogliatoio.
Il talento dell’ex Lille è fuori discussione, ma le sue condizioni fisiche rappresentano un punto interrogativo. Negli ultimi anni Maignan ha dovuto fare i conti con diversi infortuni muscolari che ne hanno limitato la continuità, aspetto fondamentale in un ruolo delicato come quello del portiere.

Il nodo economico e la gestione interna
Un altro fattore da considerare riguarda i costi complessivi dell’operazione. Pur arrivando a zero, l’ingaggio e le eventuali commissioni renderebbero l’affare tutt’altro che “low cost”.
L’arrivo del francese aprirebbe inoltre il problema legato a Michele Di Gregorio, su cui la Juventus ha investito molto. Il suo ruolo verrebbe inevitabilmente ridimensionato e il club sarebbe costretto a trovargli una nuova sistemazione.
