Un altro infortunato dalle Nazionali: è più grave del previsto | Gasperini è una furia
Gasperini - fonte lapresse - ilovepalermocalcio
Un problema sembra più grande per i club.
Gli infortuni durante le partite e gli allenamenti delle nazionali rappresentano da anni un tema delicato nel mondo del calcio. I giocatori, infatti, sono spesso chiamati a disputare incontri ravvicinati e ad affrontare viaggi lunghi e stressanti, aumentando il rischio di affaticamento e conseguenti problemi fisici. Per i club, che investono ingenti risorse sui propri atleti, questo fenomeno diventa motivo di forte preoccupazione.
Quando un calciatore si infortuna con la maglia della nazionale, la società di appartenenza deve affrontare conseguenze sportive ed economiche. Da un lato, perde un elemento fondamentale per la stagione in corso, con ripercussioni sul rendimento della squadra; dall’altro, è costretta a sostenerne le cure e la riabilitazione, senza beneficiare delle prestazioni in campo. Questo squilibrio alimenta da tempo tensioni tra federazioni e club.
Il calendario fitto imposto da FIFA e UEFA non aiuta a ridurre il problema. Tra qualificazioni, Nations League, amichevoli e tornei internazionali, lo spazio per il recupero si riduce notevolmente. Non di rado, i giocatori tornano ai club non solo acciaccati, ma anche stanchi, con conseguenze dirette sulla qualità delle prestazioni nelle competizioni più importanti.
Negli ultimi anni si è discusso di possibili soluzioni, come la riduzione delle amichevoli o una distribuzione più equilibrata degli impegni internazionali. Tuttavia, trovare un punto d’incontro tra l’interesse delle nazionali e quello dei club rimane complesso. Fino a quando il calendario non sarà ripensato, il rischio di infortuni in nazionale continuerà a essere una spina nel fianco per le società di calcio.
Allarme in nazionale
La Roma e Gian Piero Gasperini vivono ore di ansia per le condizioni di Wesley, esterno destro arrivato in estate. Il brasiliano ha accusato un problema al ginocchio sinistro durante un allenamento con la Seleção e oggi sarà sottoposto agli esami di rito. In casa giallorossa si spera in una semplice infiammazione, ma anche in quel caso lo staff medico potrebbe suggerire prudenza: niente Torino, per preservarlo in vista del derby che incombe.
Wesley ha accumulato tante partite negli ultimi mesi, tra Flamengo, Coppa Libertadores e Mondiale per Club, prima di approdare a Roma. Il 22enne, dopo il trasferimento, ha affrontato un’intensa preparazione estiva che ha aumentato i carichi di lavoro sul suo fisico. Lo staff medico monitora con attenzione la sua condizione per evitare ricadute.

Gestione mirata in casa Roma
Il CT Ancelotti lo ha già escluso dal match contro la Bolivia, segnale che invita alla cautela. La Roma ha così deciso di predisporre un programma personalizzato per il giocatore, diverso rispetto al resto del gruppo. Non si esclude un breve stop per favorire il recupero completo.
Contro il Torino, Wesley dovrebbe partire dalla panchina. Gasperini valuta Rensch come alternativa, forte del buon rendimento mostrato negli ultimi allenamenti a Trigoria. La stagione sarà lunga e il turnover diventerà inevitabile, soprattutto se i problemi fisici continueranno a condizionare i protagonisti.
