Repubblica: “Joronen, gigante rosa. Tra lettura dei classici e voglia di rock and roll”
Come racconta Alessandro Geraci su Repubblica Palermo, il Palermo ha scelto Jesse Pekka Joronen per difendere i pali rosanero: un portiere d’esperienza, 1,97 cm di altezza, capace di unire carisma e disciplina mentale. Sarà lui l’alternativa a Bardi dopo l’infortunio di Gomis, con l’obiettivo di accompagnare il club verso il sogno della Serie A.
La carriera di Joronen, ripercorsa da Geraci su Repubblica Palermo, è stata segnata da tappe insolite e coraggiose. Cresciuto nel vivaio del Fulham, ha esordito tra i professionisti già a 13 anni con una piccola squadra locale. Dopo diversi prestiti in Inghilterra e in Finlandia – celebre il gol segnato da portiere con un rinvio lunghissimo allo Stevenage – si è imposto in Danimarca con l’Horsens, fino a conquistare il Copenhagen, con cui vinse lo scudetto ed ebbe esperienze memorabili in Europa League.
Tra gli episodi più significativi ricordati da Repubblica Palermo, la parata decisiva ai rigori che eliminò l’Atalanta nei play-off e il sacrificio in un match contro il KuPS, quando rimase in campo nonostante due denti persi dopo uno scontro in area. Segni di un temperamento che in Sicilia potrebbe trasformarsi in un valore aggiunto.
Nel 2019 arrivò in Italia, al Brescia, con un contratto da 5 milioni che lo rese uno degli acquisti più costosi nella storia del club. In Serie A si mise subito in mostra e, nonostante la retrocessione, restò protagonista anche negli anni successivi, stringendo un legame con Filippo Inzaghi che adesso ritroverà in rosanero.
Oltre al calcio, Geraci mette in evidenza su Repubblica Palermo la personalità poliedrica del portiere: grande appassionato di rock, fondò a vent’anni la sua etichetta musicale “325 Media”, e coltiva la passione per i libri e i viaggi culturali. Tra i suoi progetti, in passato ha persino immaginato di guidare gruppi di turisti finlandesi alla scoperta delle meraviglie italiane.
Non mancano anche i mantra che hanno segnato la sua carriera: «Bisogna focalizzarsi sul proprio metodo e sugli allenamenti. Questo è tutto ciò che importa: farlo sempre e al massimo livello. Se lo fai, l’obiettivo arriverà da sé». Parole pronunciate negli anni scorsi, che fotografano bene la sua mentalità e la disciplina con cui ha costruito la propria carriera.
Adesso tocca a lui calarsi nella realtà rosanero: servirà un periodo di adattamento e con ogni probabilità partirà da secondo, ma il “gigante del Nord” sembra avere già tutto per conquistare Palermo.
