Dopo un finale di stagione da dimenticare e una contestazione come non se ne vedevano da anni, il Palermo è riuscito nell’impresa più difficile: riaccendere la fiamma dell’entusiasmo. L’arrivo di Pippo Inzaghi, accolto da duemila tifosi sotto il sole cocente al Barbera, ha avuto l’effetto di un elettroshock. La cronaca è di Luigi Butera sul Giornale di Sicilia, che descrive l’abbraccio caloroso riservato al nuovo allenatore come la fotografia di una passione mai sopita, ma sepolta sotto un cumulo di sconfitte, scelte poco condivise e un ciclo tecnico ormai logoro.

Nonostante la promozione ottenuta con il Pisa, Inzaghi si è presentato carico, affamato, come se avesse ancora tutto da dimostrare. Le sue parole in conferenza stampa – «Con me gioca solo chi corre» e «Dobbiamo ragionare con il noi, non con l’io» – sono diventate subito manifesto di un progetto che dovrà necessariamente basarsi su compattezza e sacrificio. Come sottolineato da Butera nel suo articolo sul Giornale di Sicilia, Inzaghi rappresenta una garanzia per la Serie B, ma da solo non potrà bastare: servirà che tutto il Palermo si stringa attorno al suo nuovo condottiero, così come successo in passato a Benevento o nella recente esperienza toscana.

La società, intanto, dovrà sostenerlo in modo concreto, a partire dal calciomercato. Inzaghi ha dichiarato di voler valutare l’organico durante il ritiro, ma è evidente – come ribadito da Luigi Butera sul Giornale di Sicilia – che servono rinforzi mirati sia sul piano tecnico che caratteriale. Il primo intervento urgente riguarda il portiere, che dovrà essere individuato prima della partenza per la Valle d’Aosta.

Altro nodo cruciale sarà l’abito tattico: starà a Inzaghi scegliere il modulo più adatto, in base agli innesti e ai giocatori da rilanciare, come Ranocchia, Di Francesco e Le Douaron, tutti elementi che in B possono ancora dire la loro. Il lavoro, insomma, non mancherà. Ma se c’è una cosa certa, è che Pippo Inzaghi – come scrive Butera sul Giornale di Sicilia – sa come risolvere i problemi. E anche questa volta, potrebbe farlo partendo proprio da ciò che mancava da troppo tempo: l’entusiasmo.