Sampdoria, panchina a Donati: il club cambia rotta sotto la guida dell’investitore Tey
La Sampdoria è pronta a voltare pagina con l’arrivo di Massimo Donati sulla panchina blucerchiata. Come riportato da Filippo Grimaldi sulla Gazzetta dello Sport, l’ufficialità dell’ex centrocampista è attesa in giornata, sancendo così l’assegnazione dell’ultima panchina della Serie B.
Donati, che torna a Genova dopo le 19 presenze da giocatore nel campionato 2003-04, ha siglato un contratto annuale con opzione di rinnovo legata ai risultati per il 2026-27. Ma, come sottolinea ancora Filippo Grimaldi sulla Gazzetta dello Sport, non ci sarà Attilio Lombardo al suo fianco, nonostante fosse stato fortemente voluto dalla piazza e dal d.s. Andrea Mancini. L’ex ala dello scudetto 1991, che aveva guidato la squadra nelle ultime sei giornate della passata stagione insieme ad Evani, è stato escluso dalle scelte dello staff.
Secondo quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport, il nuovo corso tecnico rispecchia la linea tracciata dall’investitore asiatico Joseph Tey, che ha già immesso oltre cento milioni di euro nel club e ora, affiancato dal consigliere Nathan Walker, guida tutte le principali scelte strategiche e operative. Proprio Walker ha sostenuto la candidatura di Donati, che ha convinto la proprietà dopo le esperienze in panchina con Sambenedettese, Legnago (dove ha conquistato la promozione in Serie C) e la greca Kallithea, da cui è stato esonerato lo scorso dicembre.
In attesa dell’apertura del mercato e della campagna abbonamenti, è stato fissato il ritiro estivo: dal 22 luglio a Ponte di Legno. Intanto, all’interno del club si profila una riorganizzazione profonda. Il presidente Manfredi dovrebbe restare con un ruolo di raccordo tra le aree dirigenziali, ma – come evidenzia ancora una volta Filippo Grimaldi sulla Gazzetta dello Sport – sarà Tey a centralizzare le decisioni sportive, finanziarie e gestionali.
Una scelta che sorprende e divide la tifoseria, delusa dall’esclusione di Lombardo e dall’ennesimo ribaltone in panchina, ma che testimonia la volontà della proprietà di prendere il controllo diretto del futuro blucerchiato.
