Giornale di Sicilia: “Palermo, prima mezz’ora bunker: porta ancora inviolata”

Tutta una questione di approccio. Avellino e Palermo si preparano ad affrontarsi al Partenio in una sfida che può indirizzare il Natale delle due squadre prima dell’ultimo impegno del 2025. Una partita ricca di spunti tattici e statistici, come evidenzia Salvatore Orifici sul Giornale di Sicilia, con numeri che raccontano molto già prima del fischio d’inizio.

Tra i dati più significativi c’è quello relativo alla prima mezz’ora di gioco. Analizzando tutte le gare di campionato disputate finora, emerge come il Palermo sia l’unica squadra di Serie B a non aver subito nemmeno un gol nei primi 30 minuti. Un dato che certifica la solidità iniziale dei rosanero e li colloca al secondo posto di una speciale classifica basata sull’andamento delle partite in questo segmento temporale.

Secondo quanto riportato da Salvatore Orifici sul Giornale di Sicilia, davanti al Palermo c’è solo il Venezia, che ha subito una rete nei primi 30’, ma ne ha segnate di più (otto contro sei), riuscendo spesso a indirizzare subito i propri match. Se tutte le gare finissero dopo mezz’ora, i lagunari sarebbero in testa con 28 punti, seguiti dal Palermo a quota 26.

Percorso opposto, invece, per l’Avellino. I biancoverdi sono la squadra che ha sofferto di più nei primi 30 minuti di gioco: ben 10 i gol subiti in 16 partite. Un avvio spesso choc per la formazione di Biancolino, che contro il Palermo dovrà necessariamente limitare questo handicap per non compromettere l’andamento della gara. Un aspetto sottolineato ancora da Salvatore Orifici sul Giornale di Sicilia, che evidenzia come l’approccio iniziale possa risultare decisivo.

Non solo. L’Avellino fatica anche nei minuti finali: dal 76’ al triplice fischio Tutino e compagni hanno segnato una sola rete, subendone sei, senza mai riuscire a ribaltare o portare a casa una vittoria negli ultimi istanti. Un dato che racconta le difficoltà dei lupi nel chiudere le partite.

Per il Palermo, quindi, l’attenzione dovrà concentrarsi soprattutto sulla fase centrale del match, quella che va dal 30’ al 75’. È in questo intervallo che l’Avellino riesce a esprimersi al meglio, trovando maggiore incisività offensiva e ordine difensivo. Come scrive Salvatore Orifici sul Giornale di Sicilia, la ricetta per espugnare Avellino è chiara: partire forte e finire meglio, sfruttando i propri punti di forza e colpendo nei momenti chiave della gara.