Gazzetta dello Sport: “Magnani è un muro. Con lui in campo non si prendono gol, la Reggiana esulta”

Uno “scudo spaziale” in prestito, ma di proprietà del Palermo. Così Francesco Pioppi sulla Gazzetta dello Sport definisce Giangiacomo Magnani, colonna difensiva della Reggiana, una delle sorprese più luminose di questa prima parte di stagione.

Il centrale, rientrato in Emilia in estate, è diventato il faro della squadra di Davide Dionigi, un gruppo giovane e affamato che sta sorprendendo in zona playoff. Magnani, cresciuto a Correggio e tornato nella sua terra per stare vicino alla famiglia e alla moglie — alle prese con un delicato problema di salute — ha trovato equilibrio e continuità, confermandosi un giocatore di categoria superiore.

Come sottolinea Francesco Pioppi sulla Gazzetta dello Sport, il suo inserimento è stato graduale: al Palermo, che ha deciso di concedergli il prestito alla Reggiana nonostante Pippo Inzaghi lo considerasse un pilastro, Magnani aveva saltato gran parte della preparazione estiva. Ora, con il motore rodato, la sua presenza sta rendendo impenetrabile la retroguardia granata.

I numeri sono eloquenti: con lui in campo, la Reggiana non ha mai subito gol. Magnani ha collezionato 237 minuti divisi in quattro partite, tutte chiuse senza reti al passivo e con un bottino di 9 punti. Tra questi, spicca il successo nel derby col Modena, giocato davanti a quasi 15mila spettatori e a un ospite d’eccezione come Luciano Ligabue, anche lui di Correggio.

«È solo un caso, un bel caso», ha sorriso Magnani dopo la partita, mantenendo l’umiltà di sempre. Ma i dati parlano da soli: con lui al centro, la Reggiana è una squadra blindata.

Nel suo articolo sulla Gazzetta dello Sport, Francesco Pioppi riavvolge il nastro della carriera del difensore: dal debutto in Serie A con il Sassuolo il 19 agosto 2018 contro l’Inter di Icardi — neutralizzato per 90 minuti — al percorso di crescita che lo ha portato a vestire le maglie di Siracusa, Perugia, Brescia, Sassuolo, Hellas Verona e Sampdoria, fino al trasferimento al Palermo nel gennaio scorso, con contratto fino al 2028.

Il club rosanero aveva progettato con lui la risalita in Serie A e, anche se l’avventura siciliana si è momentaneamente interrotta, il valore di Magnani resta intatto. «Il Palermo — scrive Pioppi — ha scelto di lasciarlo andare in prestito per permettergli di ritrovare continuità, ma resta un patrimonio tecnico e umano del club».

Tornato nella città dove tutto era iniziato, Magnani ha saputo trasformare la nostalgia in forza. «Avevano altri progetti, forse poca lungimiranza – commenta Francesco Pioppi sulla Gazzetta dello Sport – ma il destino di questo ragazzo speciale ha mostrato ancora una volta la sua tenacia».