Foschi: «Palermo, serve chiarezza dalla dirigenza. Dionisi nel mirino, ma il problema è più profondo»

L’ex direttore sportivo  di Hellas Verona, Genoa, Torino e Palermo, Rino Foschi  attualmente editorialista per TuttoMercatoWeb.com si è soffermato su alcuni temi che riguardano sia A che B.

Critica la gestione attuale del Milan, sottolineando la mancanza di una direzione sportiva esperta e l’errore di aver allontanato Maldini. Commenta anche le difficoltà di Atalanta e Inter, considerando quest’ultima favorita per il titolo, nonostante le problematiche del Napoli nel sostituire Kvaratskhelia. In Serie B, esprime preoccupazione per la Sampdoria e il Frosinone, quest’ultimo guidato da un Angelozzi sfortunato ma competente. Per il Palermo, evidenzia una mancanza di trasparenza e continuità, critica la gestione attuale e sottolinea le aspettative elevate della città.

“Cade anche l’Atalanta ma ha degli alibi. Ma avversari sono stati superiori. Assurda l’espulsione scaturita dal comportamento di Toloi, che definirei dilettantistico. Il momento è negativo ma l’Atalanta non deve abbattersi. È molto più grave uscire dalla Champions per il Milan che per l’Atalanta.

In campionato l’Inter rimane la squadra favorita per la vittoria finale. Il Napoli è una buona squadra ma i nerazzurri sono favoriti. Gli azzurri non hanno sostituto Kvaratskhelia ma rimpiazzarlo non era certo facile. Probabilmente c’erano dei costi elevati che De Laurentis nel mercato di gennaio non intendeva affrontare.

Un occhio alla Serie B: la Samp sta cercando di risalire. Guardo la classifica e sono dispiaciuto per il mio amico Piero Accardi. Ma a gennaio ha fatto tanti movimenti e si rialzerà.

Osservo dispiaciuto il Frosinone: Angelozzi non ha sbagliato più di tanto, è un bravissimo direttore ma gli sta andando tutto male. Quest’anno ha avuto tanta sfortuna. È stato costretto a cambiare ancora allenatore, gli auguro di riprendersi. Merita di più. Lui quando le cose vanno male ci mette la faccia, cosa che invece rimproverano di non fare a Palermo: i dirigenti rosanero li conosco meno, vedo però che si espongono poco, sembra che le colpe siano tutte dell’allenatore. Palermo è una città particolare, a cui bisogna parlare con chiarezza. Anche io da dirigente ho avuto dei bassi ma cercavo di rialzarmi. Giusto che la piazza di Palermo pretenda risultati. Faccio fatica a capire cosa succeda. Manca continuità di prestazioni e i risultati sono una conseguenza. C’è qualcosa che non va dall’alto al basso. A gennaio sono arrivati rinforzi importanti. Bisogna dare continuità ai risultati ed eventualmente andare in profondità per capire cosa non funzioni. Ho visto che Dionisi è finito nell’occhio della critica: Palermo è la quinta città d’Italia, la piazza si aspetta risultati, soprattutto con una società così importante alle spalle“.