Decreto Sport: il commissario per gli stadi sblocca opere da 5 miliardi

Un cambio di passo atteso da anni. Come riportato da Marco Bellinazzo su Il Sole 24 Ore, il Governo Meloni si prepara a varare a maggio il nuovo Decreto Sport, che introdurrà una vera e propria struttura commissariale per la costruzione e riqualificazione degli stadi italiani. Un’iniziativa promossa dal ministro per lo Sport Andrea Abodi, che punta a rimuovere gli ostacoli burocratici che hanno rallentato – se non bloccato – i progetti infrastrutturali nel mondo del calcio.
Dal 2009 a oggi, mentre in Europa sono sorti oltre 200 nuovi impianti, in Italia ne sono stati completati appena cinque. Il decreto prevede la nomina di un commissario straordinario con pieni poteri e il coinvolgimento diretto di sindaci o loro delegati come sub-commissari, al fine di velocizzare iter spesso impantanati tra vincoli, conferenze dei servizi e resistenze politiche.
Cantieri pronti e potenziale da 10 miliardi
Secondo Bellinazzo, gli investimenti già programmati ammontano a circa 5 miliardi, ma la cifra potrebbe lievitare fino a 10 miliardi, grazie anche all’accesso a nuovi strumenti finanziari. Il piano prevede l’avvio di nuovi cantieri entro la fine del 2025, con un occhio all’Europeo 2032, per cui l’UEFA ha fissato al maggio 2027 la data limite per l’apertura dei lavori sugli stadi selezionati.
Firenze, Bologna, Cagliari: primi interventi in partenza
I primi impianti a essere interessati dalla nuova procedura sono quelli di Firenze (già in fase di intervento sul Franchi), Bologna, e Cagliari, dove la Regione ha confermato un impegno da 50 milioni su un costo stimato tra 150 e 200 milioni. Anche Parma (con il gruppo Krause) ed Empoli (progetto da 50 milioni) sono pronti a partire.
Milano e Roma, i progetti più imponenti
In cima alla lista degli interventi più rilevanti ci sono ovviamente Milano, dove Inter e Milan spingono per un nuovo impianto da 1,5 miliardi, e Roma, con il progetto della Roma a Pietralata (1,2 miliardi) e quello della Lazio sullo Stadio Flaminio (450 milioni).
Strumenti finanziari su misura
Come specificato da Bellinazzo, per finanziare il tutto il Governo sta lavorando, insieme al MEF, a un portafoglio articolato: fondi equity, fondi immobiliari, garanzie ICS e SACE, contributi in conto interessi e accesso al credito europeo agevolato. Un approccio sistemico, destinato a includere anche club di Serie B e C, da Venezia a Como, da Palermo ad Arezzo, da Perugia a Lecce.
La sfida è ambiziosa ma, dopo anni di plastici e rendering, il calcio italiano sembra finalmente pronto a ripartire dai suoi impianti. E, come scrive Bellinazzo, “non solo più campioni del mondo di rendering”, ma di concretezza.