Corriere dello Sport: “Dionisi osa — svolta o crisi? Chi può prendere il suo posto sulla panchina del Palermo”

Non ci sono segnali ufficiali da parte della società, ma è evidente che il futuro di Alessio Dionisi sulla panchina del Palermo dipenda dal risultato della sfida odierna contro il Cosenza. Ancora di più, a fare la differenza sarà la prestazione della squadra. Si gioca contro l’ultima in classifica, un avversario che, nonostante la posizione in graduatoria, potrebbe rivelarsi pericolosissimo. I rosa, infatti, hanno spesso dimostrato fragilità contro squadre che puntano tutto su grinta e determinazione, mettendo la partita sul piano della lotta. Tuttavia, ci sono momenti nella stagione in cui una squadra con ambizioni deve badare solo a vincere.

Il tabù trasferta
Il Palermo non vince in trasferta da quasi cinque mesi. L’ultimo successo esterno risale al 30 settembre, contro il Sudtirol a Bolzano. Quella fu la terza vittoria consecutiva lontano dal Barbera, alimentando l’illusione che la squadra potesse imporsi ovunque. Ma quel fuoco si è spento in fretta, lasciando spazio a una fragilità inspiegabile: da allora, quattro pareggi e quattro sconfitte.

Per spezzare questa serie negativa, sarà necessario superare anche le emergenze di formazione. Come riporta Paolo Vannini sul Corriere dello Sport, Dionisi è costretto all’ennesimo cambio: in difesa mancheranno Diakitè e Ceccaroni, entrambi squalificati, oltre all’infortunato Nikolaou. Invece di tornare alla difesa a quattro, il tecnico arretrerà Blin per garantire maggiore linearità nella costruzione dal basso. In mezzo al campo, riappare Gomes, mentre in avanti si punta sulla qualità di Verre e Brunori alle spalle di Pohjanpalo. Tra i convocati figurano anche Insigne e Di Francesco, con quest’ultimo possibile arma a sorpresa.

Le alternative alla guida tecnica
La dirigenza crede ancora nella possibilità di risalire la classifica, ma un risultato negativo oggi ridurrebbe drasticamente i margini di tolleranza, soprattutto considerando un ambiente ormai distante dal tecnico. Come riporta ancora Vannini sul Corriere dello Sport, nel caso di esonero, la società starebbe valutando due possibili strade: puntare su un allenatore giovane e in linea con le idee moderne del CFG o affidarsi a un tecnico esperto, capace di valorizzare la rosa senza fungere da semplice traghettatore.

Tra i nomi emersi nei sondaggi effettuati in settimana ci sono Andrea Pirlo e Alberto Aquilani, quest’ultimo apprezzato per il lavoro svolto l’anno scorso al Pisa. Sul fronte degli allenatori esperti, spunta il nome di Aurelio Andreazzoli e quello di Gianni De Biasi, legato da una solida amicizia con il direttore sportivo Carlo Osti. Tuttavia, De Biasi non allena in Italia da 15 anni e ha costruito la sua carriera recente guidando nazionali estere.

La speranza della dirigenza resta comunque quella di tornare da Cosenza con una prestazione convincente e una rinnovata energia per affrontare il resto della stagione.