Abbiamo bisogno della PLUSVALENZA: Inter, affare fatto a Roma | Servono 60 milioni

Marotta

Marotta - fonte lapresse - ilovepalermocalcio

Le plusvalenze sono ormai centrali nel mondo del calcio.

Nel calcio moderno le plusvalenze hanno assunto un ruolo centrale nella gestione economica dei club. Una plusvalenza si genera quando un giocatore viene ceduto a una cifra superiore al suo valore a bilancio, permettendo così di registrare un guadagno immediato nei conti societari. Questo meccanismo è diventato sempre più importante in un contesto in cui le società devono rispettare vincoli economici stringenti, come il Fair Play Finanziario imposto dalla UEFA.

Per molti club, soprattutto quelli con risorse limitate, le plusvalenze rappresentano una fonte di sostentamento fondamentale. Investire su giovani talenti o giocatori sottovalutati, valorizzarli attraverso prestazioni e visibilità, e poi rivenderli a cifre più alte è ormai una strategia consolidata. Questo modello consente di finanziare nuove operazioni di mercato e mantenere un equilibrio nei bilanci.

Tuttavia, le plusvalenze non sono prive di rischi. Una gestione basata esclusivamente su queste operazioni può rendere il club troppo dipendente dalle cessioni, indebolendo la squadra sul piano tecnico. Inoltre, in alcuni casi, l’abuso di valutazioni gonfiate o scambi sospetti ha sollevato polemiche e indagini, minando la credibilità del sistema.

Per questo, la sfida per le società è trovare il giusto equilibrio: utilizzare le plusvalenze come strumento per garantire sostenibilità economica, senza però compromettere il progetto sportivo. Quando gestite con lungimiranza, possono diventare una leva strategica per coniugare solidità finanziaria e competitività in campo.

L’assalto nerazzurro bloccato

L’Inter ha provato con decisione a portare a Milano Manu Kone, ma la Roma ha alzato un muro invalicabile. A Ferragosto i nerazzurri avevano presentato un’offerta da circa 40 milioni di euro, gradita anche al giocatore, ma l’intervento diretto dei Friedkin ha chiuso ogni spiraglio. Gasperini ha potuto così tirare un sospiro di sollievo, trattenendo una pedina fondamentale del suo centrocampo.

La Roma non ha mai realmente aperto alla cessione, se non per una cifra vicina ai 50 milioni di euro. Kone, classe 2001 e titolare nella Francia di Deschamps, è considerato incedibile per importanza tecnica e prospettiva. Per questo i giallorossi hanno preferito bloccare l’affare, rafforzando il legame con uno dei giocatori simbolo del progetto.

Koné
Koné – fonte lapresse – ilovepalermocalcio

Il peso delle plusvalenze

Nonostante la fermezza, la Roma non può ignorare i vincoli del fair play finanziario. Entro il 2026 dovrà infatti generare circa 90 milioni di plusvalenze, un obiettivo che potrebbe rimettere in discussione anche profili di primo piano. Tra i gioielli più appetibili, Kone resta inevitabilmente in cima alla lista.

L’Inter, che nel frattempo ha virato su Diouf, non ha accantonato del tutto il sogno. Il francese ex Tolosa resta nei pensieri di Marotta e Ausilio e potrebbe tornare un obiettivo concreto nelle prossime finestre. La telenovela Kone-Inter, dunque, sembra destinata a durare.