Corriere dello Sport: “Pohjanpalo e super Joronen. Il Palermo vince con i denti”

Una vittoria sporca, sofferta, ma pesantissima. Il Palermo supera il Padova 1-0 al Renzo Barbera e chiude il 2025 con il quarto successo consecutivo interno senza incassare reti, confermando solidità e carattere nonostante l’emergenza difensiva. Come racconta Paolo Vannini sul Corriere dello Sport, è una serata che si chiude tra applausi, parate decisive e un finale dal sapore romantico.

Il match è stato segnato anche dal lungo saluto di Matteo Brunori, rimasto ancora una volta in panchina ma protagonista nel post-partita. Il giro di campo dell’attaccante, applaudito da tutto lo stadio e sollevato in trionfo dai compagni, ha certificato di fatto un addio ormai imminente a gennaio. Un momento intenso, sottolineato ancora da Paolo Vannini del Corriere dello Sport, che racconta di un Palermo sempre più costruito sull’intensità e sul combattimento.

La partita è stata tutt’altro che brillante. Il Palermo ha faticato nello sviluppo contro un Padova compatto e ordinato, ma ha saputo restare unito, adattandosi alle difficoltà del momento. Inzaghi ha potuto recuperare solo Pierozzi per la panchina e ha ridisegnato la difesa, con Veroli adattato a destra, Peda autore di una prova solida al centro e Ceccaroni sul centrosinistra. Come evidenzia ancora Paolo Vannini sul Corriere dello Sport, Gyasi, alla prima da titolare dopo tre mesi, ha inciso poco, rendendo complicata la manovra offensiva.

Il gol che decide la sfida arriva nel momento migliore del Padova. Un recupero di Palumbo sulla trequarti innesca il contropiede che sorprende i veneti sbilanciati: dopo un batti e ribatti, Pohjanpalo si ritrova completamente libero a pochi metri dalla porta e deposita in rete il suo dodicesimo gol stagionale. Un episodio chiave, come sottolineato da Paolo Vannini del Corriere dello Sport, che fotografa l’efficacia del Palermo nelle situazioni di campo aperto.

Dopo il vantaggio, i rosanero si abbassano e concedono campo. Qui sale in cattedra Jesse Joronen, ancora una volta decisivo: due interventi su Fusi, uno dei quali clamoroso, e una parata in tuffo sulla punizione di Buonaiuto tengono il risultato in equilibrio. Il Padova, guidato da Andreoletti, cambia assetto e spinge fino alla fine, ma il Palermo resiste, passando a quattro dietro nel finale e sfiorando anche il raddoppio con Pohjanpalo.

La serata si chiude con la festa dei rosanero sotto gli applausi di oltre 32.000 spettatori, in un Barbera che saluta l’ultima vittoria dell’anno e, forse, uno dei suoi simboli più recenti. Una vittoria di forza, come racconta Paolo Vannini sul Corriere dello Sport, che consolida il momento positivo del Palermo e rafforza il legame con il suo pubblico.