Giornale di Sicilia: “Palermo. Spara e poi chiede scusa Caccia al nuovo pistolero”
Palermo ripiomba nell’incubo della violenza notturna. Nel Far West della movida, già segnata da omicidi, risse e scontri sanguinosi, irrompono ora anche i fucili. Solo per un caso non si è trasformata nell’ennesima tragedia la notte di paura tra piazza Nascè e via Quintino Sella, dove una donna di 33 anni è rimasta gravemente ferita da una fucilata.
Come racconta Virgilio Fagone sul Giornale di Sicilia, Valentina Peonio è stata colpita alle spalle e al collo da una pioggia di pallini esplosi da un’arma da caccia mentre si trovava in compagnia di un’amica. Trasportata d’urgenza all’ospedale Villa Sofia, la donna è viva per miracolo e, fortunatamente, non è in pericolo di vita.
È scattata immediatamente la caccia all’autore del tentato omicidio. Secondo quanto riferisce ancora Fagone sul Giornale di Sicilia, il giovane avrebbe le ore contate: dopo la fuga, gli investigatori starebbero cercando di convincerlo a consegnarsi, anche tramite l’intercessione della madre. Restano ancora da chiarire i motivi per cui il ragazzo avesse con sé un fucile e se il colpo sia stato esploso con intento criminale o per errore.
Una prima ricostruzione parla di un gesto accidentale: il giovane stava mostrando l’arma alla ragazza che era con lui quando sarebbe partito il colpo. Un dettaglio che, sottolinea Virgilio Fagone sul Giornale di Sicilia, racconta comunque il disinvolto e inquietante uso delle armi tra i più giovani. Saranno le indagini della Squadra Mobile a fare piena luce sulla dinamica.
L’episodio riporta la città indietro di due anni, alla sparatoria di via La Lumia, quando sette colpi furono esplosi in aria durante una notte di movida, e all’omicidio di Lino Celesia davanti alla discoteca Notr3. Senza dimenticare l’uccisione di Paolo Taormina, avvenuta appena 70 giorni fa in via Spinuzza. Un’escalation che, come evidenzia ancora il Giornale di Sicilia, riaccende il senso di insicurezza in centro.
Valentina Peonio, titolare di un negozio di protesi acustiche all’Uditore, si è trovata semplicemente nel posto sbagliato al momento sbagliato. Poco prima delle 2, da una Smart parcheggiata nelle vicinanze – con a bordo un ragazzo e una ragazza – è partita la fucilata che l’ha raggiunta alle spalle. La donna si è accasciata al suolo, mentre l’amica ha iniziato a urlare chiedendo aiuto.
In pochi istanti la zona si è riempita di persone. Sono state chiamate le ambulanze e le volanti della polizia. Il giovane autore del gesto, riferisce Virgilio Fagone sul Giornale di Sicilia, sarebbe sceso dall’auto per sincerarsi delle condizioni della ferita, arrivando persino a chiederle scusa, prima di fuggire in direzione di via Duca della Verdura.
Alcune segnalazioni al 112 parlavano anche di due pedoni investiti durante la fuga, all’altezza di via Mazzini, ma la circostanza è stata successivamente smentita dagli inquirenti. Nessun altro ferito è stato trovato.
Determinante, forse, il cappotto indossato dalla donna, che avrebbe attutito l’impatto dei pallini salvandole la vita. Un dettaglio che rende ancora più drammatica una vicenda che, per l’ennesima volta, mette sotto accusa la gestione della sicurezza nella movida palermitana.
