Giornale di Sicilia: “Palermo, paradosso in attacco. Produce ma non finalizza”

Nel suo approfondimento pubblicato sul Giornale di Sicilia, Massimiliano Radicini analizza il paradosso offensivo che sta frenando il Palermo: una squadra che costruisce molto, ma concretizza poco. I 229 tiri complessivi certificano una produzione da formazione ambiziosa, capace di mantenere il pallino del gioco e di occupare con continuità la metà campo avversaria.
Numeri che, però, si trasformano nel punto di partenza di una riflessione più severa: il Palermo fatica a tradurre la quantità in qualità.

Come evidenziato da Massimiliano Radicini sul Giornale di Sicilia, le 15 reti segnate equivalgono a un tasso di conversione del 6,6%, una percentuale bassa rispetto alle squadre che costruiscono un volume di occasioni simile. Non si tratta di una flessione momentanea ma di un problema strutturale: altre formazioni, con meno conclusioni, segnano molto di più, mostrando freddezza e precisione che oggi ai rosanero mancano.

La media generale del campionato è del 7,1%, mezzo punto in più del Palermo. Solo Bari, Catanzaro, Sampdoria, Virtus Entella (prossimo avversario, addirittura al 4,3%) e Mantova hanno fatto peggio. In testa alla classifica per cinismo c’è la Reggiana, che con 160 tiri ha realizzato 18 gol (11,3%), seguita da Cesena (9,5%) e Avellino (8,7%).

Il vero limite: gli ultimi metri

Secondo l’analisi di Massimiliano Radicini sul Giornale di Sicilia, la difficoltà principale risiede nella gestione della zona decisiva del campo. Troppi tiri affrettati, scelte poco lucide, rifinitura che raramente mette gli attaccanti nella condizione ideale per essere letali.
Il Palermo costruisce, arriva, si propone, ma si scioglie quando dovrebbe incidere davvero: manca l’abitudine a colpire e quella cattiveria agonistica che separa le squadre competitive da quelle che raccolgono meno di quanto creano.

Un problema che pesa sulla classifica

In un campionato equilibrato, dove un episodio può cambiare la partita, il Palermo rischia di lasciare punti preziosi per strada proprio per la poca incisività sotto porta.
Come sottolinea ancora Massimiliano Radicini sul Giornale di Sicilia, serve un cambio di passo deciso: maggiore cura nella rifinitura, più razionalità nel tiro, più lucidità nell’ultimo passaggio.

Il Palermo ha gli strumenti per fare meglio, ma il margine si assottiglia. Inzaghi sta già lavorando per invertire la tendenza e la sfida con l’Entella sarà il primo banco di prova per ritrovare precisione e concretezza.