Abate dopo Modena-Juve Stabia: «Serve più cattiveria, dobbiamo alzare il livello per restare in categoria»

Intervenuto in sala stampa dopo il pesante 3-0 di Modena, Ignazio Abate ha affrontato con lucidità e fermezza il momento della sua squadra, invitando tutto il gruppo a una riflessione profonda. La Juve Stabia ha cercato di rimanere dentro la partita, ma la differenza fisica e mentale con la capolista è apparsa evidente.

«Questa sconfitta ci deve far riflettere – ha spiegato il tecnico –. Abbiamo affrontato una squadra forte, fisica, costruita per vincere. Abbiamo provato a giocare, ma nel calcio non basta solo la qualità o la gestione del pallone: serve fame, rabbia, voglia di sporcarsi le mani».

Abate non ha nascosto il proprio disappunto per la mancanza di cattiveria agonistica nei momenti chiave: «Il Modena ha vinto i duelli, le seconde palle, ha saputo stare sempre dentro la gara anche nei momenti difficili. Noi dobbiamo imparare a farlo, perché le partite si vincono anche sporche».

L’allenatore ha poi sottolineato che il cammino per la salvezza passerà dall’intensità e dal carattere: «Dobbiamo alzare il livello e anche tanto per restare in questa categoria. È un momento complicato, ma dobbiamo starci con le unghie e con i denti, alzando il livello dell’agonismo».

Un pensiero anche per il gruppo, che Abate continua a considerare la sua forza principale: «Alleno un gruppo grande a livello umano. Ora serve trasformare le buone intenzioni in concretezza e coraggio. La mia carriera conta poco, conta far crescere questi ragazzi e prepararli a reagire».

Infine, lo sguardo va già al prossimo impegno: sabato al “Menti” arriverà il Palermo, e la Juve Stabia è chiamata a una risposta immediata davanti ai propri tifosi. «In casa siamo più trascinati dal pubblico – ha concluso il tecnico – ma anche fuori dobbiamo imparare a mettere la stessa intensità. È da queste partite che passa la nostra crescita».