Bani: «Palermo, un entusiasmo che vogliamo conservare per tutta la stagione»
L’Anglo-Palermitan Trophy ha regalato al Palermo una notte di festa, con il Barbera trasformato in palcoscenico europeo per l’arrivo del Manchester City. Le immagini della coreografia che ha omaggiato gli Oasis hanno fatto il giro del mondo, e tra i protagonisti in campo c’era anche Mattia Bani, arrivato a fine luglio dal Genoa.
«Haaland è rimasto stupito dall’atmosfera del Barbera e dal calore dei tifosi del Palermo per un’amichevole – racconta Bani a Cronache di Spogliatoio –. È stata una serata unica, da emozioni forti. Mi ha fatto capire davvero cosa siano Palermo e il Palermo. Per i tifosi è stato speciale tornare a vedere dei campioni nel proprio stadio. Vogliamo conservare questo entusiasmo per tutta la stagione».
Il difensore, che ha giocato solo il primo tempo, ha avuto modo di confrontarsi con alcuni dei big dei Citizens: «Haaland è sicuramente uno degli attaccanti più tosti affrontati in carriera, ma l’atmosfera da amichevole ha reso tutto più tranquillo. Tra tutti, però, mi ha colpito Cherki: l’avevo visto solo in tv, affrontarlo è stato diverso. Ha una qualità incredibile».
Non sono mancati momenti di vicinanza tra i due club: «I giocatori del City sono stati molto disponibili con noi sia prima che dopo la partita. Si sono dimostrati grandi persone, oltre che fuoriclasse». Tra le immagini più virali della serata, quella di Pep Guardiola intento a dare consigli a Giacomo Corona, giovane attaccante rosanero classe 2004: «Per lui sarà stato un momento speciale – spiega Bani –. Sono convinto che farà tesoro di quelle parole perché è un ragazzo dal potenziale enorme».
Dopo tanti anni a Marassi, Bani ha salutato il Genoa per abbracciare il progetto rosanero: «Avevo la sensazione di essere arrivato alla fine di un percorso. A Genova ho dato tutto me stesso e i tifosi lo hanno riconosciuto. Mi hanno lasciato tanti messaggi di affetto e ne sono contento». Tra i compagni che più lo hanno segnato c’è Milan Badelj: «È stato un capitano incredibile, forse il più forte con cui ho giocato. Ma ancora prima del calciatore, l’uomo: di uno spessore raro nel nostro mondo. Per me è stato un compagno di viaggio davvero importante».
La scelta del Palermo non è stata casuale: «Il progetto ha fatto la differenza. Qui si può creare qualcosa di importante per riportare il club dove merita. Con il City Football Group alle spalle abbiamo una proprietà che ci mette a disposizione tutto: il centro sportivo è un gioiello destinato ad ampliarsi».
Sugli obiettivi stagionali, Bani preferisce non sbilanciarsi: «Fare una grande annata e ottenere un traguardo fondamentale per tutti. La parola promozione non la userò mai». Ma l’arrivo di Pippo Inzaghi in panchina lascia pochi dubbi: «È un allenatore che basa tutto sull’atteggiamento e che propone un calcio moderno e verticale. Il suo pressing alto ci dà energia».
Infine, un ricordo personale: l’esordio in Serie A con il Chievo, proprio nel giorno del debutto italiano di Cristiano Ronaldo. «Fu una giornata emozionante. Per il Chievo era un evento enorme e affrontare Cristiano fu speciale. Anche se ci fu lo sfortunato autogol, resta un ricordo unico».
E, a proposito di passioni, impossibile non parlare di fantacalcio: «Al Genoa lo facevamo sempre e l’anno scorso ho vinto io, con Dovbyk, Vlahović e Castro. Era tutto perfetto. Se devo consigliare un nome oggi, dico Malinovskyi: dopo l’infortunio merita di riprendersi ciò che ha perso».
