Venezia in A, Antonelli: «Abbiamo fatto un percorso magico. Vanoli via? Sarebbe una grande perdita»

Intervistato  da “Sky Sport” il direttore sportivo del Venezia Filippo Antonelli ha parlato il giorno dopo la promozione ottenuta in Serie A passando dai playoff.

Ecco le sue parole:

«Sono molto contento, ci tengo a sottolineare anche la promozione dalla D alla C per il Monza, quindi sono quattro. Quello è stato un percorso magico che ricordo con piacere, quello di oggi devo ancora metabolizzarlo, come ho sentito prima in diretta è stato un percorso straordinario, un capolavoro, partito 20 mesi fa dalla penultima posizione, dai playoff dell’anno scorso, la continuità di quest’anno. 35 punti all’andata, 35 al ritorno, nei playoff 3 vittorie e un pareggio».

«Era un ambiente dove la proprietà non dialogava con i tifosi, c’era pressione, i giocatori non capivano il calcio italiano. A gennaio volevamo stravolgere l’alchimia del gruppo, abbiamo fatto tante operazioni in uscita, portando avanti una salvezza che… Ora parliamo di promozione, ma in alcuni momenti abbiamo pensato di non farcela, fino a marzo-aprile lottavamo per non retrocedere. Poi siamo arrivati nei playoff, quello che abbiamo creato è cercare l’alchimia fra squadra, allenatore, tifosi e ambiente. Questa promozione è il simbolo del Venezia, dell’Unione con la città».

«Abbiamo ragionato con i numeri alla mano, quella cessione era necessaria in quel momento, ragionando anche tecnicamente. Potevamo fare il bene di questa squadra, noi avevamo grandissima fiducia nell’allenatore. Con la cessione di Johnsen siamo tornati a giocare in un modo che conosceva benissimo. Lui è un tecnico passionale, che alle volte può essere istintivo ed emozionale. Sappiamo che è un grande professionista e che ci avrebbe portato fino in fondo. Ci sono stati momenti di tensione risolti come una buona famiglia».

«Noi chiaramente ci auguriamo possa restare fra noi, però ora c’è il mercato degli allenatori. Ci aspettiamo una risposta da parte sua, ci sono state tante voci. Aspettiamo e capiamo cosa succederà. Se dovesse andare via sarebbe una grossa perdita. Via? Mi piacerebbe essere smentito».