Un altro allarme nel nostro calcio: «Il governo ci aiuti, adesso o mai più»

L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma su un altro campanello d’allarme nel calcio italiano.

Dopo giorni di confronti in cui la parola “crisi” si ripeteva accompagnata da “urgenza” e “necessità”, adesso il Governo ha in mano tutto quello che c’è da sapere sul calcio italiano, a partire dalla cifre del durissimo impatto della pandemia sul settore, fino ai punti su cui occorre intervenire al più presto. La Figc ha infatti inviato a Presidenza del Consiglio, Mef, Mise, Ministero della Salute e al Sottosegretario allo Sport Vezzali un dettagliato report di 22 pagine realizzato con PwC dal titolo “Analisi dell’impatto socio economico del calcio professionistico italiano”, accompagnato da una lettera in cui vengono sottolineati i punti più urgenti. La prima, in assoluto tra le più urgenti visto che il campionato inizierà tra tre settimane esatte, riguarda gli stadi. Figc e Lega chiedono infatti «l’apertura al 100% degli stadi (luoghi all’aperto) per i possessori di green pass o, in subordine, di prendere in considerazione il concetto di “sedute alternate a scacchiera” in luogo della “distanza interpersonale di un metro”», quella che di fatto abbasserebbe la capienza dal 50% previsto nell’ultimo decreto in zona bianca al 25-30%.

Del resto il presidente Gravina lo ha ribadito anche ieri: «Siamo ad un bivio, dobbiamo agire con celerità per impedire che la crisi del calcio professionistico obblighi i club al blocco dell’attività, mettendo così in ginocchio tutto il comparto sportivo e l’intero sistema Paese, con un non auspicabile decremento della contribuzione fiscale diretta e indiretta. Non abbiamo chiesto ristori al Governo, piuttosto di riconoscerci l’importanza socio-economica che il calcio ha attraverso l’adozione di alcune misure urgenti per risollevare i club dalla crisi generata dal Covid-19. Il calcio può avere un ruolo determinante per la ripresa complessiva dell’Italia». Il presidente della Lega di A Dal Pino, dopo aver illustrato in Consiglio il documento inviato al Governo, ha fatto presente come il primo problema da risolvere adesso sia la capienza degli stadi, quindi ha aggiunto: «Consapevoli delle grandi sfide dell’Esecutivo, abbiamo evidenziato come la crisi di liquidità dei club stia mettendo in ginocchio un settore che può invece contribuire molto al rilancio del Paese. Occorre intervenire». Al più presto.