Serie A. riecco le scommesse: chiesto l’1% delle giocate e il sì a sponsorizzazioni

L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si è soffermata sulla questione relativa alla serie A, tra scommesse e sponsorizzazioni.

E’ sul mondo delle scommesse una delle richieste di intervento del mondo del calcio all’attuale Governo, una ciambella di salvataggio sotto forma di sponsorizzazioni e contributi. Nel dettaglio, il calcio chiede «la sospensione sino al 30 giugno 2023 del divieto di pubblicità e sponsorizzazione». Nel report Pricewaterhouse , che la Gazzetta ha potuto consultare, Figc e Lega scendono nel dettaglio quantificando la perdita provocata dal Decreto Dignità: circa 100 milioni di euro, solo relativamente al 2018, frutto di 55 accordi commerciali diversi. «La revisione normativa – si legge nel documento – consentirebbe di attrarre nuovi investimenti. (…) Se si considerano solo gli sponsor di maglia delle prime 10 leghe europee, il betting è il settore merceologico più incisivo, il 14% nel 2020».

Non solo partnership. Il calcio chiede la creazione di un fondo salva-calcio attraverso la destinazione, sempre fino al 30 giugno 2023, della quota dell’1% della raccolta di scommesse relative a eventi sportivi, anche quelli di natura virtuale. Anche qui, è giusto quantificare: il giro d’affari del betting in Italia nel 2020 è stato di 9,7 miliardi di euro: prendendo a parametro le stesse cifre, il contributo sarebbe di 97 milioni di euro, soldi che sarebbero gestiti dalla Figc e destinati allo sviluppo del Settore Giovanile e Scolastico, del calcio dilettantistico e della Divisione Calcio femminile.