Combine in serie D, stangato il Troina: partirà da -10. I dirigenti e calciatori squalificati

L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si è soffermata sulla questione relativa alle combine in serie D con la stangata ricevuta dal Troina.

Mentre la giustizia ordinaria fa il suo corso, ed è solo agli inizi nel processo di Enna, la giustizia sportiva ha dato le sue sentenze sulle combine della D siciliana. In pratica paga solo il Troina, con 10 punti di penalizzazione da scontarsi nel prossimo campionato di serie D e con le squalifiche inflitte ad alcuni tesserati. Assolti Acireale, Marsala, Castelbuono e Licata. Condanne lievi, dunque, al termine dell’inchiesta su partite che sarebbero state taroccate nella D siculo calabrese nel periodo che va dal 2018 al 2020.

Tra le squalifiche più pesanti comminate ai dirigenti spiccano i quattro anni di inibizione a Giovanni Alì (Troina) e a Francesco Bonino, i sei mesi al tecnico del Troina Giuseppe Davide Boncore, i quattro anni e due mesi a Giuseppe Bonino. Inibiti anche Giovanni Ciadamidaro (Troina) per 4 anni e 9 mesi. Silvestro Dell’Arte (Troina) e Danilo Serenari (ex Troina) per cinque anni, squalificato il calciatore Giacomo Fricano (Troina) per un anno, così come il dirigente ennese Giuseppe Calaciura. Nella lunga lista degli assolti figurano tra gli altri i nomi del ds dell’Acireale, Agatino Chiavaro, del presidente del Licata, Enrico Massimino e del dirigente gialloblù Danilo Scimonelli, ma anche l’attuale presidente del Troina, Alessandra Allegra. Per i due club la Procura aveva chiesto rispettivamente 10 e 6 punti di penalizzazione, ma il Tribunale ha deciso per la linea della totale assoluzione. Il Troina ha già fatto sapere di procedere con un ricorso.