Speranza attacca: “I dati dell’ordinanza arrivano dalle Regioni”

Secondo quanto si apprende da una nota dell’agenzia, “Adnkronos”, “L’ordinanza è figlia di un lavoro lungo e i parametri sono stati condivisi con le Regioni in 2 sedute ad aprile. Da 24 settimane svolgiamo un lavoro proficuo e comune con le Regioni, nessuna ha eccepito né ha mostrato dissenso sui parametri”. Lo ha evidenziato il ministro della Salute, Roberto Speranza, nell’informativa alla Camera, puntualizzando sulle rimostranze arrivate dalle Regioni dopo l’ordinanza di mercoledì sera dopo il varo del nuovo Dpcm.

“Il documento da cui derivano le scelte di fondo poste alla base del Dpcm è stato redatto da un gruppo di lavoro con Iss e la stessa Conferenza delle Regioni. I dati alla base delle rilevazioni vengono dalle Regioni e vengono caricati sul database dell’Iss. La fonte dei dati sono quindi le Regioni”, ha sottolineato Speranza.

“In tutte le fasi del nostro lavoro c’è stato il pieno coinvolgimento delle istituzioni scientifiche cosi come delle Regioni. I criteri di monitoraggio su 21 parametri sono stati condivisi con le Regioni in due incontri, e da 24 settimane i parametri di riferimento vengono utilizzati senza che mai le Regioni abbiano portato obiezioni”, ha ricordato il ministro.