Serie D, la preoccupazione di Sibilia: «Riforma? Sarà un’ecatombe. Serie B e C…»

Il presidente della Lega Nazionale Dilettanti, Cosimo Sibilia, ha parlato  a “Il Mattino” a proposito della possibile riforma del calcio italiano: «Siamo partiti quasi tre anni fa appoggiando Gravina con le intenzioni di fare le riforme e questo ultimo decreto Conte ci dà la possibilità di intervenire. Sono troppe 100 squadre professionistiche. Ed è evidente che abbiamo una occasione unica. Quanti club tra i professionisti? Non più di sessanta. Ed è evidente che siamo alla vigilia di una ecatombe causata dal Coronavirus che avrà conseguenza gravissime soprattutto sul calcio minore. Stimiamo che almeno il 30 per cento dei club dilettanti non potrà iscriversi. Ma credo che la Lega Pro e anche la serie B avranno grossi problemi, anche qualche club di A pagherà un prezzo amaro». Diverse le ipotesi al vaglio, tra cui l’istituzione di una B a due gironi da 20 squadre: «È una soluzione, certo, quella dei due gironi per la serie B ma ce ne sono anche altre. La questione fondamentale è che ora c’è da riformare il calcio italiano. E bisogna farlo. Perché non reggiamo più un sistema da 100 squadre professionistiche. Un sistema dove una squadra di Lega Pro ha le stesse incombenze fiscali della Juventus».