Serie A, De Siervo: «La pirateria digitale genera danni a catena mostruosi»

L’amministratore delegato della Serie A Luigi De Siervo, è intervenuto durante la manifestazione “Social Media Summit” in programma in questi giorni allo stadio “Olimpico” di Roma nel panel moderato da Riccardo Trevisani.

Ecco le sue parole:

«Il nostro paese è purtroppo tristemente famoso nel mondo per essere al primo posto per gli atti di pirateria digitale e questo non riguarda evidentemente solo sport ma anche il cinema e la televisione. Commettere un atto di pirateria digitale è un fatto semplice, apparentemente pulito, ma che genera danni a catena mostruosi quello per cui oggi noi non siamo più in grado di competere in termini economici con gli altri campionati  nasce purtroppo da chi ci vuole più bene: i nostri tifosi. Per non pagare e capisco che in un momento di difficoltà economica come questo i €30 legati ad un abbonamento possa sembra una cifra alta ma sono necessari se vogliamo mantenere uno spettacolo a certi livelli, il calcio si deve autosostenere e lo può fare solo se il suo spettacolo viene pagato e più saremo le persone che pagheranno regolarmente l’abbonamento e più questi prezzi potranno abbassarsi nel futuro. Non mi soffermo sul fatto che tutte le volte che qualcuno naviga lascia un “filo digitale di Arianna” e può essere seguito, le forze dell’ordine hanno appena multato 6000 persone come noi che vedevano partite regolarmente illegalmente,gli verranno notificate un precetto per oltre €1000 a testa ma non è con la paura che potremo vincere questa sfida se vogliamo che il nostro calcio torni a competere dobbiamo dotarlo delle risorse necessarie. La Premier League è un’altra categoria e lo sarà sempre di più perché con quei margini e con quei ricavi possono permettersi comprare tutti i giocatori più forti d’Europa. Ogni weekend sportivo chiudiamo centinaia di siti pirata e notifichiamo tramite la Guardia di Finanza  migliaia di atti di pirateria queste persone ripeto nel tempo verranno sanzionate ma il punto vero è che siamo abbiamo trovato la formula tecnica viene già in Inghilterra non a caso gli inglesi hanno la percentuale più bassa in Europa, basta che AGCOM possa dotarsi di un sistema “machine-to-machine” che in automatico visto che nelle immagini che c’è un fingerprint, viene intercettato dal sistema, viene certificato, perché la macchina può commettere errori di valutazione, nel momento in cui viene certificata questo sistema dovrebbe consentire quel sito cade in tempo reale, questa è l’unica soluzione che noi abbiamo. Se il nostro sistema politico non consente alla nostra autorità che è per definizione terza parte rispetto a tutti gli interessi in gioco di intervenire proteggendo diciamo soprattutto per eventi come i nostri che sono live quello che è il criptaggio è qui la possibilità di essere vento di restare un evento a pagamento questo evidentemente crea un danno gigantesco al sistema. Solo in Italia la pirateria ha fatto danni nel mondo del calcio della Serie A per oltre un miliardo negli ultimi tre anni: avete idea di quanti campioni avremmo potuto trattenere il nostro campionato o a andare a scoprire nuovi talenti in giro per il mondo con una cifra di questo tipo? Queste sono le dimensioni del problema e la difficoltà è che come al solito i pirati hanno costantemente idee ma proprio per questo motivo le persone che vivono di questo aspetto e tutte le persone che dicono di voler bene al calcio devono necessariamente farsi testimoni di un modo diverso di fruire il calcio».