Repubblica: “Palermo, arriva Traorè il talento del Milan che sbarcò a 11 anni”

L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sull’ultimo arrivo in casa Palermo, Traoré dal Milan.

È entrato nelle grazie del Milan sotto l’ala protettrice di Rafael Leao. Nel 2021, è stato il primo giocatore classe 2004 a esordire in serie A con la maglia del Parma ad appena 16 anni e 108 giorni. Chaka Traoré ha compiuto da poco 19 anni ed è il talento che il Palermo e il direttore sportivo Leandro Rinaudo si sono assicurati dal Milan con un colpaccio. Non un semplice prestito fino a giugno, cioè un’operazione di “vassallaggio”, tra un club blasonato e uno di serie B per fare maturare un giovanissimo di grande prospettiva e poi riprenderlo, ma un accordo alla pari, anzi potenzialmente a vantaggio del Palermo, in cui c’è una clausola di riscatto in favore dei rosanero fissata a 10 milioni.

La sua storia è come quella di tanti ragazzini arrivati in Europa con la promessa di un grande futuro nel calcio. Perché nei documenti Chaka Traoré, nato ad Attécoubé, sobborgo della capitale Abidjan, in Costa d’Avorio, portava un altro nome molto diffuso nel suo paese – Chaka Cissé – quando è approdato, ad appena 11 anni, in Emilia Romagna e ha iniziato a gioca re nell’Us Audace, una società dilettantistica di Parma. La verità sarebbe emersa dopo, quando è stato ricostruito che il suo arrivo in Italia era una storia torbida di un ricongiungimento familiare fittizio, formula molto diffusa nel commercio di talenti ragazzini venuti dall’Africa, di cui Traoré è stato vittima.

Eppure, il nome del suo primo club italiano, Audace appunto, ha portato fortuna a un talento cristallino costruito su estro, tecnica, dribbling e fisico per un’ala sinistra pura. Nel 2020, il club più blasonato della città che lo aveva accolto, l’ultimo Parma di serie A, si è accorto di lui, aggregandolo nel 2020, a nemmeno 16 anni, al settore giovanile. E l’allenatore dei “ducali” di allora, Roberto D’Aversa, l’avrebbe gettato nella mischia al posto del connazionale Gervinho, che in patria era una star, al 38’ minuto della ripresa. A 16 anni e 108 giorni, un record.