Repubblica: “Gli scenari che si aprono per il club sono i più svariati. Il patron tratta con Cascio, ma l’affare con Baccaglini potrebbe riaprirsi a sorpresa”

“E adesso che succede? È un po’ la domanda che tutti si pongono da quando si è diffusa la notizia della perquisizione alla stadio e a casa di Zamparini. È evidente che l’indagine della procura di Palermo è un’altra mazzata, non solo alla immagine di Zamparini, ma anche a quella che è la sua credibilità alla guida della società rosanero. È come se piovesse sul bagnato e gli scenari che ora si aprono sono tantissimi e vanno dal fallimento ad una accelerazione del cambio societario. A chi gli chiedeva se fosse ipotizzabile un Palermo in difficoltà consegnato nelle mani del sindaco Orlando, Zamparini ha risposto a modo suo. «Chi pensa una cosa del genere – ha detto il patron a Trm – dovrebbe vergognarsi». Anche ieri, mentre i finanzieri mettevano a soqquadro gli uffici di viale del Fante, Zamparini continuava a ripetere che i bilanci sono in regola. A parte il fatto che ci sono almeno quaranta milioni di debiti, bisognerà capire l’evoluzione dell’inchiesta della magistratura che ipotizza reati pesantissimi. Il fallimento è una parola che Zamparini nemmeno vuole pronunciare, ma l’aria non è certo delle migliori. E allora non resta che sperare che il patron mantenga fede alla sua intenzione di mollare. Frase che ripete come un mantra ma che sino ad oggi non ha trovato riscontro nei fatti. L’ultimo che ci ha provato è stato Paul Baccaglini ed è finita come è finita. Anzi, non è finita. Sì, perché la sensazione è che il manager italoamericano possa tornare a sedersi al tavolo delle trattative qualora Zamparini decidesse di accettare la sua offerta complessiva di settanta milioni di euro, con venti milioni che andrebbero nelle tasche dell’imprenditore friulano, quaranta servirebbero per coprire i debiti sin qui accertati e altri dieci come bonus in caso di immediata promozione in serie A. I margini ci sono, ma la cosa non è certamente facile. Zamparini, a caldo, ha chiaramente detto che «questa vicenda è una manovra di chi voleva portarmi via il Palermo a zero euro ». Accusa non troppo velata a Baccaglini e, adesso, anche ad Angelo Baiguera. L’ormai ex executive manager rosanero, che negli ultimi anni ha curato la comunicazione della società ed è stato il punto di riferimento quando Zamparini non poteva mettere piede a Palermo, nei giorni scorsi ha interrotto la sua collaborazione con l’imprenditore friulano. Baiguera, infatti, aveva fatto da tramite tra Baccaglini e Zamparini e non ha condiviso la strategia del proprietario della società rosanero di non accettare le proposte dell’italoamericano. Un gioco delle coppie che ha invece portato Zamparini a flirtare con un altro italoamericano, quel Frank Cascio che lo scorso anno di questi tempi, affiancato da Baccaglini, aveva provato ad acquistare il Palermo. Anche in quel caso Zamparini aveva ritenuta insoddisfacente la proposta di Cascio. Adesso è lo stesso patron a svelare di essere nuovamente in contatto con l’ex manager di Michael Jackson. «Sono giornalmente in contatto con Frank Cascio – ha detto Zamparini – e l’ho dovuto rassicurare dopo questa indagine della Finanza. Gli ho mandato un sms: “Non ti spaventare, in Italia sono così” ». Chissà se Cascio si spaventerà. Certo è che quelli che in questo momento sono i più spaventati di tutti per le sorti della squadra sono i tifosi rosanero”. Questo ciò che si legge sull’edizione odierna de “La Repubblica”.