Palermo: Vasic, il predestinato insegue il posto fisso

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma su Vasic che insegue il posto fisso.

Se Stulac è (insieme a Segre) la faccia felice della medaglia a centrocampo, dall’altra parte chi non si aspettava un girone d’andata così complicato è Vasic: un precampionato stellare gli aveva cucito addosso una sorta di etichetta da predestinato, ma prima le incertezze tattiche e in seguito l’infortunio che lo ha tenuto fuori due mesi hanno contribuito a una prima parte di stagione piuttosto anonima, alla quale il numero 20 spera di controbattere con un girone di ritorno da protagonista.

La prima missione sarà scalare le gerarchie in mezzo al campo: il lungo stop e il rendimento ottimale dei compagni di reparto lo hanno collocato in fondo alle scelte di Corini, ma in termini di classe e tecnica forse il solo Henderson è al livello dell’ex Padova. Lo scozzese ha probabilmente qualcosa in più per quanto riguarda la visione di gioco, ma Vasic compensa con una velocità e una progressione che nessun altro centrocampista riesce a raggiungere.

Il guaio è che in Serie B non è ancora riuscito a mettere in pratica le sue peculiarità: la casella di gol e assist è ancora a zero, anche a causa dei legni che gli hanno negato l’esultanza contro Bari (a pochi secondi dal fischio d’inizio) e Feralpisalò. Nonostante numeri non particolarmente felici, per il Palermo un’eventuale bocciatura non è in discussione: la giovane età di Vasic (compirà 22 anni ad aprile) e l’importante investimento compiuto (2 milioni di euro per strapparlo al Padova, battendo sul tempo club più blasonati come Sassuolo e Feyenoord, e contratto fino al 2028) fanno di lui un elemento centrale del presente e futuro dei rosa.