Palermo, solito Soleri. È l’uomo che completa l’opera

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sul gol di Soleri in occasione della gara vinta dal Palermo contro la Feralpisalò.

Il suo ingresso in corso d’opera è spesso una manna dal cielo per il Palermo e una sentenza per gli avversari: lo ha imparato a sue spese anche la Feralpisalò, che pochi minuti dopo essere stata colpita dal colpo da biliardo di Ranocchia ha ceduto di schianto anche alla 21° meraviglia rosanero di Soleri (19 delle quali entrando dalla panchina), che ha bucato Pizzignacco con un potente colpo di testa. Il numero 27 ha trovato a Piacenza il quarto gol del suo campionato, pareggiando le marcature del 2022/23 e dimostrando a Corini, se ancora ce ne fosse bisogno, quanto può essere importante il suo apporto da subentrato per dare vivacità a un attacco statico.

L’avvicendamento con Brunori è una delle costanti del campionato corrente e in generale dell’esperienza comune dei due a Palermo, ma Soleri ha dimostrato più d’una volta di saper giocare anche al fianco del numero 9 e di poter essere, anche senza segnare, un importante riferimento offensivo con sponde e duelli; al Garilli gli è bastato un pallone per timbrare il cartellino e indirizzare dalla parte dei rosa un match che, prima dell’1-0 di Ranocchia, aveva visto più volte la Feralpisalò pericolosa nell’area di Pigliacelli. Una rete che conferma quanto l’efficacia dell’ex Padova sia più alta da subentrato, quando la maggiore freschezza rispetto ai difensori avversari gli permette di prendergli più facilmente il tempo in velocità ed elevazione; diversa la situazione quando gioca dal primo minuto, come emerso dalla prestazione sottotono di Catanzaro.

Una delle caratteristiche che ha sempre dimostrato in due anni e mezzo al Palermo è la capacità di essere al posto giusto nel momento giusto, per un colpo di testa come per un tiro da fuori area o una rovesciata (per info chiedere al Bologna): è proprio questo ad averlo reso un beniamino dei tifosi, che hanno salutato con un’ovazione la decisione congiunta della società e del ragazzo di proseguire insieme. Eppure, come ammesso dal numero 27 nel post gara di Piacenza, mai come in questa sessione invernale l’addio è stato così vicino: sul piatto c’erano le proposte allettanti di Modena e Spezia, ma il legame con la piazza lo ha convinto a rimanere e i gol successivi gli hanno dato ragione. Corini e la città se lo godono, sognando di esultare insieme a fine stagione per il ritorno nella massima serie.