Palermo, impatto pesante e jolly prezioso. Ranocchia è già un intoccabile

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma su Filippo Ranocchia il jolly del Palermo.

Sono bastate due partite a Ranocchia per conquistare i tifosi, prendersi il Palermo ed entrare nel migliore dei modi all’interno dello scacchiere tattico di Corini. Il Palermo lo ha acquistato per questo, per dare maggiore imprevedibilità al centrocampo rosanero. E Ranocchia è proprio quel giocatore in grado di far bene entrambe le fasi, quella di rottura dell’azione avversaria e quella relativa al palleggio e alla finalizzazione.

Le attese sono state fin qui rispettate, anzi probabilmente si è andati oltre perché il classe 2000 non ha messo in mostra solo tutto il suo repertorio e bagaglio tecnico, ma anche mostrato una grande maturità e consapevolezza dei propri mezzi, cosa che gli ha consentito di inserirsi al meglio nel gruppo e nei meccanismi di squadra nel giro di pochi allenamenti, cosa mai semplice e scontata quando si arriva a campionato in corso. Le sue qualità, tra l’altro, hanno dato l’impressione di riuscire a far funzionare meglio la linea mediana e – in generale – anche i compagni di reparto che gli si sono alternati al suo fianco.

L’obiettivo adesso è quello di confermarsi su questi standard e di trascinare il Palermo anche alla vittoria esterna a Piacenza, visto che Ranocchia può diventare l’ago della bilancia. A beneficiare delle sue prestazioni è stata tutta la squadra, che con il suo arrivo e quelli di Diakité e Traorè sembra aver aumentato anche l’autostima e l’entusiasmo all’interno del gruppo. Il ritmo degli allenamenti è sempre stato serrato e intenso, anche prima dei nuovi innesti, ma chiaramente la ventata di aria fresca ha probabilmente spinto tutti ad alzare l’asticella e aumentare i giri del proprio motore. Ma tornando a Ranocchia, tra le sue caratteristiche principali c’è anche quella della duttilità, essendo in grado di giocare in tutti i ruoli del centrocampo, compreso quello di trequartista. Quest’ultima, posizione che intriga molto Corini, che spesso – nel corso delle gare – lo ha spostato qualche metro più avanti rispetto ai suoi compagni di reparto, con Ranocchia che, oltre a provare a spezzare la manovra degli avversari, partendo in posizione leggermente avanzata può diventare determinante in zona gol, sia con delle conclusioni dal limite, che con passaggi vincenti per i compagni.