Malagò indagato per falso. L’inchiesta è quella sulla Lega Calcio – i dettagli

Giovanni Malagò, secondo quanto riporta il “Corriere della Sera”, è indagato a Milano con l’ipotesi di falso nel verbale, nella vicenda Lega Calcio, risalente al 2018, quando l’attuale presidente del Coni, era commissario della Lega. I due pm milanesi Paolo Filippini e Giovanni Polizzi con l’aggiunto Maurizio Romanelli hanno chiesto al notaio Giuseppe Calafiori di esibire gli iniziali voti a scrutinio segreto.

Cos’è successo il 9 marzo 2018? Durante l’Assemblea per l’elezione di Micciché, poi eletto per acclamazione. La Lega approvò una modifica dello statuto, non più maggioranza, ma unanimità in un voto che l’articolo 9 impone segreto.

Agnelli avrebbe proposto votazione a maggioranza ma si procede al voto segreto perché il presidente dei revisori Ezio Maria Simonelli e il giudice sportivo Gerardo Mastrandrea ricordano l’obbligo imposto dallo statuto.

Baldissoni avrebbe invitato tutti a rinunciare allo scrutinio segreto e Malagò non apre le schede perché nessuno dichiara di essere contrario. E nel verbale «dispone non siano scrutinate, ma inserite in un plico sigillato in cassaforte». Malagò commenta al Corriere: «Sono tranquillo, tutti sono sempre stati a conoscenza dei fatti che si sono svolti nell’assoluta trasparenza».